Milano 17 mar. (AdnKronos Salute) - "Se Domenico Dolce ha definito i figli nati con l'aiuto della provetta 'sintetici' ha detto una sciocchezza". E ancora: "Perché mai essere contrari alle adozioni da parte delle coppie gay? Un gay può essere un bravissimo padre o una bravissima madre, non vedo che differenza ci sia". Sono le parole dell'oncologo ed ex ministro della Sanità Umberto Veronesi.
Rispondendo ai giornalisti a margine di un evento a Milano (per presentare una collaborazione fra la Fondazione Veronesi e 'Aquae Venezia 2015', esposizione collaterale di Expo Milano), lo scienziato dice la sua nel dibattito aperto dalle dichiarazioni rilasciate dalla 'metà siciliana' della coppia di stilisti Dolce & Gabbana. Frasi in cui Dolce ha espresso le sue idee sulla famiglia, sulla prospettiva di un figlio per una coppia gay e sulla diffidenza verso la scelta di avere quelli che ha definito "bambini sintetici".
Veronesi si posiziona "sul fronte opposto. Sono favorevole alla riproduzione cosiddetta 'in provetta' perché ormai di fronte a un'aumentata infertilità , sia maschile che femminile, e a una procreazione che avviene sempre più avanti con gli anni, dobbiamo trovare delle soluzioni. à la più semplice è la procreazione medicalmente assistita". Quanto al diritto di una coppia gay di coronare la propria unione con un figlio, Veronesi si dice favorevole: "Perché mai essere contrari? Bisogna amare i propri figli. Se una persona ha questa spinta amorevole verso un figlio, che sia o non sia geneticamente suo, la cosa è più che legittima. E questo sia che si tratti di coppie gay o di genitori single".
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