Città del Vaticano, 8 apr. (LaPresse)- Il Papa, nella consueta affollatissima udienza del mercoledì, torna su uno dei temi a lui cari: la difesa dei bambini, "frutto più bello della benedizione che il Creatore ha dato all'uomo e alla donna". Ma i bambini del Papa sono quelli "rifiutati", "abbandonati", "derubati dalla loro infanzia e dal loro futuro". E per loro che il Pontefice si rivolge al mondo e ai fedeli chiedendo respondabilità . "I bambini - dice il Pontefice continuando così il ciclo di catechesi sulla famiglia- non sono mai un errore. Qualcuno osa dire che è stato un errore farli venire al mondo. questo è vergognoso. Non scarichiamo le nostre colpe sui bambini per favore".
Il monito poi continua: "La loro fame non è un errore come non lo è la loro povertà fragilità abbandono, e non lo è neppure la loro ignoranza o la loro incapacità , tanti bimbi che non sanno cosa è una scuola e non lo è neppure tutto questo".Non è certo la prima volta che Bergoglio tocca il tema dell'infanzia negata e dei bambini abusati. Ma oggi tira in ballo anche "la nostra responsabilità , la responsabilità sociale delle persone e dei Paesi". "Troppo spesso- riflette il Pontefice- sui bambini ricadono gli effetti di vite logorate da un lavoro precario e malpagato, da orari insostenibili e trasporti inefficienti. I bambini pagano anche il prezzo di unioni immature e separazioni irresponsabili".
Il Papa le considera "le prime vittime" degli "esiti della cultura di diritti soggettivi esasperati". E ancora: "Assorbono violenza che non sono in grado di smaltire e sotto gli occhi dei grandi sono costretti ad assuefarsi al degrado". Già durante le via Crucis del venerdì santo il Pontefice aveva tovvato il tema dei bambini "violati", ossia quelli soldati o abusati. Ma oggi arriva il suo rimprovero ferma e la sua condanna decisa: "Con i bambini non si scherza".
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