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lunedì 22 giugno 2015

Pediatria: poco pesce in menù bimbi, mini-polpette per vincere diffidenza

Roma, 22 giu. (AdnKronos Salute) - "In media i bambini italiani mangiano pesce solo una volta a settimana, contro le tre volte raccomandate. Troppo poco. E a suscitare diffidenza, oltre all'odore, c'è il timore di incappare in una lisca". Lo sottolinea il pediatra di Milano Italo Farnetani, che oggi tiene una relazione all'Expo su 'Il gusto del mare', presso lo stand della Regione Marche. Secondo il pediatra, il sistema per superare la diffidenza e convincere i baby-palati è semplice: "Scegliere un pesce che si delisca bene - raccomanda all'Adnkronos Salute - e preparare polpette grandi come un'oliva: mini-polpette, dunque, da friggere nell'olio extravergine d'oliva".

Farnetani, per fare il punto sulla dieta dei bimbi, ha consultato medici, insegnanti e genitori. "I bambini - spiega - imparano ad amare o detestare il sapore del pesce fin nel pancione, attraverso il liquido amniotico materno. Se la mamma non lo mangia, per loro è qualcosa di estraneo. Sarebbe dunque bene incentivare il consumo di pesce anche durante la gravidanza". Un errore comune è quello di 'mascherare' il pesce con creme e salse: "I bambini vogliono riconoscere ciò che mangiano". Inoltre le 'palline' affascinano i piccoli, che ameranno il pesce "se è piccolo e rotondo: cioè cucinato in mini-polpette delle dimensioni di una oliva ascolana, fritte in padella con l'olio extravergine di oliva".

Ma quando iniziare a proporre le mini-polpette di pesce? "Si possono dare appena il bambino ha compiuto un anno. Se ha più di 36 mesi - aggiunge il pediatra - si possono suggerire anche le olive alleascolana nella variante di San Benedetto del Tronto, cioè ripiene di pesce, anche solo pesce azzurro. Sono ottime per la vista e il palato", assicura Farnetani.

"Piccole e rotonde, rappresentano un modo per abituare al consumo del pesce. Inoltre la presenza dell'oliva fa introdurre anche sostanze vegetali, in particolare acidi grassi di origine vegetale, sempre poco presenti nella dieta di bambini e adolescenti", osserva il medico. Secondo Farnetani, inoltre, questa soluzione è adatta anche ai piccoli stranieri in visita all'Expo. "Il pesce fritto e tondo piace a tutti, e può aiutare l'integrazione con i coetanei italiani", conclude.

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