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lunedì 27 luglio 2015

Expo, Iss: Acido folico riduce malformazioni bimbo del 30%

Rho Pero (Milano), 27 lug. (LaPresse) - "E' una priorità etica per una società degna di questo nome tutelare la madre e il bambino". Così il dottor Paolo Salerno, del Centro nazionale malattie rare dell'Istituto superiore di sanità, durante l'incontro dal titolo 'Corretta alimentazione, stili di vita in gravidanza e prevenzione di malformazioni congenite', oggi nell'ambito delle iniziative del ministero della Salute ad Expo, nello Spazio Donna.

"La diagnosi prenatale è un capitolo enorme. Ma qui si tratta di sviluppare delle strategie di prevenzione", ha spiegato lo specialista. E si parte, innanzitutto, dall'evitare l'alcol e le sigarette. "In gravidanza - ha aggiunto - anche un consumo minimo di alcolici può pregiudicare la salute e lo sviluppo del feto. Alcuni effetti dannosi del fumo, inoltre, si possono verificare anche con poche sigarette. E bisogna fare anche attenzione al fumo passivo". Secondo l'esperto dell'Iss, è raccomandabile consumare frutta e verdura fresca, di stagione, e preferire prodotti locali controllati, perché una catena di distribuzione più limitata corrisponde di solito ad un prodotto più fresco.

Poi un focus sulla vitamina B9, implicata nella replicazione cellulare, più nota come acido folico. "E' dimostrato che una carenza di questa vitamina - ha detto il dottor Salerno - è una delle principali cause di sviluppo di gravi malformazioni congenite note come difetti del tubo neurale, come la spina bifida. Frutta e verdura - ha proseguito - sono fonte naturale di questa vitamina. Le verdure a foglie verde, i legumi e la frutta secca ne sono molto ricchi. Ma - ha poi avvertito - l'alimentazione non è in grado di assicurare il fabbisogno di questa vitamina in previsione di una gravidanza. Un supplemento di acido folico, quindi, è sempre necessario". In quali dosi? Si tratta di 0,4 milligrammi al giorno, almeno un mese prima dell'inizio della gravidanza e fino al primo trimestre.

Assumere vitamina B9 riduce, per esempio, fino al 30% il rischio di malformazioni congenite.

"Questi temi dovrebbero essere sviluppati nei corsi prematrimoniali, nei centri fitness, dai parrucchieri e in altri contesti di socialità per la donna. Ognuna - ha specificato lo specialista - è una mamma diversa, perché ha un lavoro e stili di vita differenti. Il ruolo del papà? Deve smettere di fumare e di bere. Soprattutto deve rappresentare un elemento di confronto, di sostegno e di promozione di comportamenti di prevenzione per limitare i rischi legati ai difetti congeniti".

Eppure, "un bimbo sano non si può promettere a nessuna donna allo stato attuale", ha concluso il dottor Salerno. Per maggiori informazioni scrivere un'e-mail ad acido.folico@iss.it.

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