Roma, 10 lug. (AdnKronos Salute) - Fiocco rosa a Palermo con l'aiuto dell'Ecmo. Per la prima volta in Italia la macchina cuore polmone è stata usata con un approccio preventivo per consentire a una donna affetta da una gravissima forma di ipertensione polmonare di dare alla luce la sua bambina. E' a lieto fine la storia di Marie (nome di fantasia, ndr), una giovane donna di 31 anni della Costa dâAvorio, rifugiata in Italia per ragioni umanitarie. A Marie era stata diagnosticata un'ipertensione polmonare severa allâinizio della gravidanza. Per questo è stata indirizzata al Centro di riferimento regionale per lâipertensione polmonare Ismett (Istituto mediterraneo per i trapianti e terapie ad alta specializzazione) di Palermo.
Qui è stata informata dagli pneumologi dell'Istituto dei rischi a cui andava incontro. Lâipertensione polmonare è una patologia rara, con un rischio di mortalità materna durante il parto superiore al 60%. Pur informata dei rischi, Marie ha scelto di portare comunque avanti la gravidanza. Per tutta la gestazione la donna è stata seguita dal team pneumo-cardiologico di Ismett, coordinato da Patrizio Vitulo, col supporto degli assistenti sociali e degli psicologi dellâIstituto. Il parto è avvenuto lo scorso 18 giugno, alla 33esima settimana di gravidanza, ed è stato possibile solo grazie all'utilizzo dell'Ecmo veno-arterioso, una macchina cuore-polmone che consente di ossigenare il sangue, rimuovere lâanidride carbonica e fungere da pompa cardiaca in sostituzione del cuore.
In questo caso, per la prima volta in Italia, la macchina cuore-polmone è stata impiantata da un team di cardiochirurghi e anestesisti rianimatori appena prima del parto cesareo, quando la paziente era ancora sveglia. Il parto è stato eseguito in una sala operatoria di Ismett dai ginecologi dell'Ospedale Civico. La complessa procedura, precisa una nota, ha visto coinvolti sei team di specialisti: pneumologi, cardiologi, cardiochirurghi e anestesisti di Ismett, insieme a ostetrici e neonatologi dellâOspedale Civico.
Alla nascita la bambina era in buona salute ed è stata subito affidata alle cure dell'équipe di Neonatologia del Civico, dove attualmente è ancora ricoverata "a scopo prudenziale". L'Ecmo è stato rimosso dalla giovane mamma 24 ore dopo il parto. La donna adesso "sta bene e - fanno sapere i sanitari - sarà dimessa nei prossimi giorni". Attorno alla vicenda di Marie si è creato un circuito di solidarietà . Per tutto il periodo della gravidanza, la donna è stata ospite dallâAssociazione Casa dei Giovani â" nel contesto del progetto Maddalena della Diocesi di Palermo - che ha già provveduto, anche grazie alla Caritas di Bagheria - a donare il corredino e il necessario per il ritorno a casa di mamma e bimba.
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