Palermo, 26 lug. (LaPresse) - Una donna in fuga con un neonato in braccio vicino a corso Vittorio Emanuele. E' la segnalazione che ha ricevuto ieri mattina il 113 di Palermo. Poco dopo, la polizia ha arrestato un 19enne palermitano responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia.
Le forze dell'ordine, arrivate immediatamente, hanno trovato la donna, in evidente stato di shock e con il figlio neonato in braccio, mentre veniva aiutata da alcuni passanti. Ha raccontato che il marito la stava inseguendo e che, solo il suono delle sirene della polizia, lo aveva convinto a fuggire.
Gli agenti hanno subito preso tra le braccia il neonato e, dopo aver tranquillizzato la donna, si sono fatti raccontare l'accaduto. La giovane, con voce rotta dal pianto, ha spiegato che la sera prima si trovava con il marito in compagnia di altre persone. Una volta rientrati in casa, il marito l'ha accusata, senza alcun fondamento, di intrattenere relazioni sentimentali con altri uomini e non credendo alle risposte della donna che negava decisamente, è andato su tutte le furie sferrandole calci e pugni, nonostante tenesse suo figlio in braccio.
Il giovane marito ha continuato a dare in escandescenze per tutta la notte, impedendo alla moglie di uscire, minacciandola e scagliandole contro un martello ed alcuni coltelli, con uno dei quali ha tentato anche di ferirla al volto.
I poliziotti, dopo aver soccorso la donna, si sono recati nell'abitazione della coppia trovandola completamente messa a soqquadro: a terra ancora quattro coltelli e il martello. La donna è stata accompagnata in ospedale e poi a casa genitori. Anche il marito si era rifugiato a casa dei suoi familiari da dove è stato prelevato dalla polizia è condotto in commissariato. Poi, su disposizione dell'autorità giudiziaria competente, è stato trasferito nella casa circondariale 'Pagliarelli', in attesa di giudizio.
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