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giovedì 30 luglio 2015

Salute, acido folico in gravidanza riduce rischio malformazioni

Roma, 30 lug. (LaPresse) - Per fortuna, in Italia, i numeri sulle malformazioni del sistema nervoso sono bassi. Ma è necessario non abbassare la guardia. Per questo il ministero della Salute ha lanciato una campagna informativa sull'assunzione di acido folico prima del concepimento e nei primi tre mesi di gravidanza. Secondo i registri nazionali delle malformazioni congenite, nel nostro Paese ogni anno vengono registrati circa 16 casi ogni 10.000 nati con malformazioni del sistema nervoso, di cui 6 ogni 10mila mostra dei difetti del tubo neurale, come la spina bifida, l'anencefalia e l'encefalocele. "In generale, una carenza di folati può essere un fattore di rischio per esiti avversi della gravidanza quali ritardo di crescita intrauterina, parto prematuro, lesioni placentari", spiega in un'intervista a LaPresse Pietro Carbone, ricercatore presso il Centro Nazionale Malattie Rare dell'Istituto Superiore di Sanità.

Evidenze scientifiche indicano che un corretto apporto di folati ed acido folico, nel periodo precedente il concepimento, è in grado di ridurre il rischio difetti del tubo neurale fino al 70%. Molto è stato fatto sul piano della comunicazione. Nei primi anni 2000 solo il 3-5% delle donne assumeva in modo corretto questa vitamina mentre nel 2013 erano salite al 30-40%. E' infatti del 2004 la raccomandazione del ministero per la corretta assunzione dell'acido folico. La dose consigliata è di 0,4 mg al giorno e il farmaco è inserito nella fascia A, a carico del servizio sanitario nazionale.

Negli ultimi anni è stata ampiamente dibattuta in letteratura la possibilità di un aumento di tumori ed in particolare di adenocarcinoma del colon legato ad un apporto eccessivo di acido folico. "Nel 2013 - ricorda Carbone - attraverso una valutazione di studi presenti in letteratura è stata pubblicata una meta-analisi che non ha evidenziato nessun decremento o incremento di neoplasie confrontando gruppi di soggetti con differenze nella folatemia (livello ematico della vitamina). Ciò tende ad escludere la possibilità di un incremento dei tumori legati all'assunzione eccessiva di acido folico", conclude.

Il consiglio dell'esperto è ad ogni modo chiaro: l'assunzione deve avvenire sotto controllo medico e limitata al periodo della gravidanza e pochi mesi prima del concepimento.

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