Roma, 25 ago. (AdnKronos Salute) - Inizia da piccoli, colpisce duro alla vigilia dei compiti in classe, e rischia di avere delle conseguenze per tutta la vita. L'ansia da matematica è un 'malanno' piuttosto diffuso e contagioso. Secondo una ricerca descritta sul 'New York Times' in vista del ritorno sui banchi, questa particolare ansia viene contagiata dai genitori, e si trasmette quando mamma o papà danno una mano ai figli nei compiti a casa.
I figli di genitori molto ansiosi quando sono alle prese con i conti, infatti, imparano meno dei coetanei e hanno più probabilità di sviluppare a loro volta l'ansia da matematica. Ma questo solo se i genitori li aiutano spesso a fare i compiti di aritmetica. Il dato emerge da uno studio pubblicato su 'Psychological Science' e condotto su 438 bambini di 29 scuole in tre Stati americani. La ricerca, naturalmente, ha coinvolto anche i genitori. In barba alle buone intenzioni, più i genitori ansiosi cercavano di lavorare insieme ai figli, peggiori erano i voti di questi ultimi. E naturalmente questi insuccessi hanno alimentato l'ansia da matematica fra gli stessi bambini.
I genitori non hanno certo l'intenzione di sabotare i figli, ma alla fine lo fanno, spiega l'autrice Sian L. Beilock, nota esperta dell'Università di Chicago e autrice di 'Choke', su ansia e le prestazioni. "Dobbiamo fare in modo che il loro contributo sia produttivo. Devono essere consapevoli della propria ansia per la matematica" e del fatto che quello che dicono è importante.
Fra i suggerimenti degli esperti, ad esempio, c'è quello di non minimizzare ammettendo le proprie incapacità . Piuttosto è meglio mostrare che i numeri fanno parte della vita di tutti i giorni, dai prezzi del cibo al resto da ritirare mentre si paga alla cassa. "Dite al bambino: 'Tu hai il tuo compiti di matematica, e io ho il mio'", suggeriscono gli studiosi.
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