Roma, 2 set. (askanews) - Preparate i fazzoletti. Manca ancora un po', uscirà il primo ottobre nelle sale, ma, già dal trailer, il nuovo film di Gabriele Muccino "Padri e Figlie" promette commozione.
Dopo "La ricerca della felicità ", "Sette anime" e "Quello che so sull'amore", il regista italiano, che ormai da tempo vive e lavora negli Stati Uniti, ha scelto di raccontare la storia di un padre e di una figlia. Questa volta ha chiamato il premio Oscar Russell Crowe per il ruolo del protagonista, un romanziere di successo, rimasto vedovo, che si trova a dover crescere da solo la figlia Katie, a fare i conti con i sintomi di un serio disturbo mentale, e con la sua altalenante ispirazione.
Ventisette anni dopo, quella bambina è diventata una donna, con il volto di Amanda Seyfried. Vive a New York, da anni lontana dal padre, combatte i demoni della sua infanzia tormentata e non riesce ad abbandonarsi a una storia d'amore.
Suo padre quando era piccola scrisse un libro con lei, su di lei e per lei. Un libro che li racconta, "Padri e Figlie", come il titolo del film. E Muccino ripercorre la loro storia.
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