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giovedì 24 settembre 2015

Salute, i consigli per un'alimentazione sana in gravidanza

Milano, 24 set. (LaPresse) - Programmare e vivere una gravidanza è uno dei momenti più delicati per una donna. Ed è bene fare chiarezza per evitare di credere a falsi miti sullo stile di vita e l'alimentazione da adottare. "Esistono delle raccomandazioni europee, per esempio sulla prevenzione dei danni in gravidanza, delle malformazioni congenite, su cui noi come Istituto superiore della Sanità abbiamo dato un grande contributo", spiega a LaPresse il professor Alberto Mantovani dell'Iss, protagonista stamattina a Expo nell'ambito degli incontri promossi dal Ministero della Salute nello Spazio donna Me and We di Padiglione Italia. "Ma per la donna che vuole avere un figlio la prevenzione deve iniziare da prima della gravidanza - aggiunge - ed è soprattutto promozione di un sano stile di vita".

La prima cosa da evidenziare, e che spesso passa in secondo piano, è che "uno dei grandi fattori di rischio è il disturbo generalizzato della nostra dieta occidentale, l'obesità e il diabete e quindi il sovrappeso che ne è il primo passo - sottolinea Mantovani - ma allo stesso modo è grave anche il sottopeso, che spesso si presenta nel tentativo di aderire a modelli astratti che non vanno bene per noi" L'alimentazione migliore da seguire, dunque, senza eccessi né privazioni, è la "dieta mediterranea, ricca di vegetali, con un uso cauto proteine animali, il cibo rispettato nei suoi sapori, consumato in convivialità così da rendere il pasto un momento cordiale e gradevole", spiega l'esperto. Attenzione ad assumere alcuni nutrienti essenziali: "i folati, presenti in frutta e verdura", e "per chi programma una gravidanza è importante la supplementazione con acido folico, che va assunto già prima di essere in attesa", spiega il medico. Meno nota ma ugualmente importa nte è lo iodio, che è "fondamentale per la crescita e lo sviluppo cerebrale del feto", tanto che il ministero della Salute e l'Iss hanno promosso la campagna 'poco sale ma iodato'.

Attenzione invece "all'uso, tanto di moda, di integratori, supplementi e gli alimenti salutistici che si vanno diffondendo negli ultimi tempi: calma. La osa importante è adottare una dieta sana, e valutare l'uso di integratori dietro consiglio medico solo se c'è bisogno specifico", spiega Mantovani. Il rischio, infatti, è di assumere livelli eccessivi di vitamine o minerali, con gravi rischi per la salute: "Alcune vitamine come la A, o minerali come il Selenio, a livelli troppo alti possono essere tossici per il feto".

Attenzione anche a fare un uso cauto dei "grandi pesci magri, come tonno, pesce spada, merluzzo, che contengono pochi omega 3 e molte proteine, ma possono accumulare metilmercurio". Anche qui il consiglio è "niente panico, ma chi pensa mangio tanto pesce faccio bene a me e al bambino dovrebbe limitare il consumo di questi pesci a 1- 2 volte a settimana".

Attenzione anche alla contaminazione dei cibi: meglio adottare alcune cautele in cucina, non usare plastica che possono rilasciare sostanze tossiche ed evitare l'eccessiva cottura degli alimenti,per esempio di "pizza o carni al barbecue, perché sappiamo quel bruciatino che ci piace tanto è fonte di sostanze dannose per l'adulto e il feto".

Il principale rischio alimentare non tossicologico ma microbiologico è il toxoplasma: "Diamo la colpa al gatto, ma ora gli animali molto controllati. Invece attenzione - dice Mantovani - a verdure non lavate, o alla manipolazione di carne cruda, carne affumicata, o salumi freschi: se capita di entrare in contatto con questi alimenti cucinando è opportuno lavare bene gli utensili e lavarsi bene le mani dopo la manipolazione".

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