Milano, 29 set. (Adnkronos Salute) - I test per capire se i nati al Policlinico Gemelli di Roma sono entrati in contatto con il batterio della tubercolosi vanno estesi anche ad altri bambini. Lo ha deciso oggi il Tar del Lazio, che "ha accolto il ricorso presentato dal Codacons contro la Regione Lazio, sostenendo la tesi dell'associazione ossia che i controlli sui bimbi nati al Policlinico vadano estesi a tutto il periodo in cui l'infermiera malata ha lavorato nel reparto di neonatologia". Lo riferisce il Codacons in una nota.
Il Codacons riporta quanto si legge nell'ordinanza della terza sezione quater del Tar del Lazio. "Le conoscenze mediche acquisite agli atti di causa attestano che la malattia Tbc può insorgere e manifestarsi anche con sintomi non evidenti, come stanchezza e inappetenza, con conseguenza incertezza della data di insorgenza della malattia nell'infermiera presunta causa della diffusione dei germi".
Pertanto, anche dopo aver "preso atto del ritrovamento di numerosi casi di bambini nati nel corso anche del 2010 in quel reparto, risultati positivi al test Tbc, la predetta limitazione del periodo dei test volontari ai bambini nati nel reparto" di Neonatologia del Gemelli "al predetto periodo, con esclusione di tutto il periodo di permanenza dell'infermiera nel reparto e senza procedere a ritroso dal 1 gennaio 2011 fino all'assenza di risultanze di casi di positività al test stesso, non appare adeguatamente motivato anche alla luce del principio di precauzione e di prevenzione e tutela della salute".
"Siamo soddisfatti per la decisione del Tar - commenta il presidente Carlo Rienzi - che ha mostrato sensibilità annullando una decisione abnorme e incomprensibile degli organi tecnici della Regione Lazio. Nello specifico, i giudici hanno riconosciuto il danno grave e irreparabile insito nei ritardati accertamenti di bimbi nati nel 2010, ritardi che a lungo termine potrebbero addirittura annullare gli effetti positivi di una profilassi. Ora - prosegue Rienzi - abbiamo chiesto alla Asl di fornire tutti gli atti relativi a procedimenti e sanzioni nei confronti del Gemelli e di altri ospedali per carenze nei controlli periodici del personale". Il Codacons ha istituito infine uno staff medico-legale, a disposizione delle famiglie che vogliano avere informazioni o chiarimenti in merito al caso Tbc. Lo staff risponde alla mail info@codacons.it.
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