Roma, 4 ott. (Adnkronos Salute) - Tosse e mal di pancia incombono sui bambini italiani. "Possiamo stimare che in questi giorni 250 mila piccoli dai 2 ai 6 anni siano vittime dei virus parainfluenzali. A questi si aggiungono i circa 100 mila coetanei affetti da enterovirus". Lo spiega all'Adnkronos Salute il pediatra di Milano, Italo Farnetani, che - in base all'analisi degli andamenti di queste patologie - aggiunge: "Non si tratta di una grande novità. Dopo 10 giorni dall'inizio della scuola si verifica sempre la prima epidemia di raffreddore. Complice la 'vicinanza' di 7 milioni di alunni e 1 milione di insegnanti rientrati dalle vacanze".
Insomma, la vicinanza e le lunghe ore passate al chiuso favoriscono la diffusione dei virus. Se tosse, mal di gola e raffreddore affliggono molti bambini, "ottobre è anche uno dei mesi in cui, insieme ad agosto e settembre, è più diffuso l'enterovirus. Anzi, questo patogeno si sovrappone a quelli parainfluenzali ed è ugualmente di facile trasmissione, specie fra i bimbi piccoli: il contagio, infatti, avviene con le goccioline respiratorie, ma anche attraverso il contatto con le mani 'contaminate'".
"In base alla localizzazione del virus - aggiunge l'esperto - i bambini possono essere affetti da nausea e vomito, mal di pancia, o diarrea. Ma anche solo mal di gola e calo di appetito". Una varietà di sintomi "fastidiosi, ma che di solito si risolvono senza farmaci. E in pochi casi sono accompagnati da febbre". E' importante "far bere molto il bambino, sia in caso di raffreddore, perché l'acqua è un ottimo mucolitico, sia di sintomi gastrointestinali. Anche perché fa ancora molto caldo. Non bisogna, invece, forzarlo a mangiare: nel momento in cui si risolverà il problema, l'appetito tornerà di sicuro".
Nessun commento:
Posta un commento