Bologna, 23 nov. (LaPresse) - Al termine di gravidanze non andate a buon fine falsifica i documenti per certificare la nascita dei bambini e ottenere così le relative detrazioni di imposta. Protagonista della vicenda una dipendente dell'ospedale Sant'Orsola Malpighi di Bologna, che è stata denunciata dai Nas per truffa aggravata ai danni di enti pubblici e falso ideologico in documentazione pubblica. La donna, infatti, aveva prodotto false certificazioni comprovanti la nascita dei due figli nel febbraio 2004 e nell'ottobre 2009.
Il danno erariale, secondo le ricostruzioni dei carabinieri è di oltre 33mila euro. Assunta dall'ospedale come operatrice tecnica, infatti, con funzione di supporto assistenziale, negli ultimi 9 anni la donna aveva prestato servizio solamente per 6 giorni con lunghi periodi di malattie ed assenze per maternità , sfruttando due presunte gravidanze, dapprima per complicanze della gestazione e poi per maternità obbligatoria, di fatto non vere o comunque non portate a termine su cui sono in corso accertamenti.
La signora, con vari raggiri, è riuscita a ottenere dai medici del consultorio familiare e dell'ospedale Maggiore di Bologna i certificati di maternità a rischio, omettendo poi di sottoporsi a specifici esami diagnostici per lâaccertamento dellâeffettivo stato di gravidanza; così ha potuto poi ottenere i lunghi periodi di assenza presso la direzione del policlinico ospedaliero e la direzione provinciale del lavoro.
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