Roma, 12 nov. (Adnkronos) - "Pensavo che avere un figlio fosse difficile, ma non immaginavo cosi' tanto. Cerco di organizzare gli spazi e i tempi in base a lui: tanto comandano loro, nascono e gestiscono la vita dei grandi, come e' giusto". Giorgia si racconta a "Gente", in edicola da lunedi' 14 novembre. L'artista sta pensando, come hanno fatto Gianna Nannini ed Elisa, di portare con se' il figlio in tour: "Lui e' pure piu' grande. Provero' ma alla fine sara' lui a decidere".
Dopo quattro anni e un figlio, la cantante parla del suo album, Dietro le apparenze, del tour in partenza a gennaio e della sua nuova vita da mamma con il piccolo Samuel. "Io vado in giro come Johnny Stecchino, ripetendo 'non mi somiglia per niente!'. E' biondo platino, sembra svedese. Sembra strano ma anche io fino a 3 anni ero bionda". La neo mamma si dice fiera dell'indipendenza che Samuel gia' mostra di avere nel carattere.
Riflessioni sulla vita con il compagno Emanuel, sulla sua timidezza, ma anche ricordi di infanzia, come quando il padre le fece credere che la canzone Georgia on my mind fosse dedicata a lei. "Si', fino a 11 anni, e' stata una botta, mi sono sentita un po' fessa! Ho superato molto meglio Babbo Natale". E dovendo scegliere tra rimpianti o rimorsi, Giorgia non ha dubbi. "Piu' rimpianti: ma so che non ci si puo' fermare a cio' che non e' stato, alle cose che avrei potuto dire e non ho detto, alle cose mancate con chi non c'e' piu'. Se vivi cosi' ti perdi quello che succede. E io sto cercando di smettere".
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