Roma, 11 nov. (Adnkronos Salute) - Dolori agli arti inferiori, mal di pancia, mal d'auto, vertigini, torcicollo che dura 2-3 giorni e che si ripete periodicamente in bambini anche al di sotto dell'anno di età. Sono sintomi estremamente frequenti in tutti gli emicranici, adulti e bambini, che spesso nei più piccoli si manifestano indipendentemente dal mal di testa. Segnali 'insospettabili', dunque, ma che possono essere indice di emicrania, la malattia neurologica più diffusa tra i piccoli, principalmente tra coloro che hanno almeno un genitore che ne è affetto. La diagnosi e le strategie terapeutiche per i trattamento delle cefalee in età evolutiva saranno i temi al centro del IV Congresso della sezione interregionale Lazio-Molise della Società italiana per lo studio delle cefalee, in programma domani all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
La cefalea ricorrente è uno dei sintomi più noti dell'emicrania e in età pediatrica ha un'incidenza altissima: ne soffre l'80% dei bambini che, soprattutto se molto piccoli, manifestano il proprio disagio con pianti e capricci. Questi segnali non vanno ignorati o sottovalutati. I bambini cominciano infatti ad essere in grado di lamentare mal di testa intorno ai 2-3 anni di età. La prima cosa da fare in questo caso - sottolineano gli esperti del Bambino Gesù - è rivolgersi al pediatra di famiglia per stabilire se il mal di testa è espressione di emicrania, cioè una patologia vera e propria, o sintomo di altre malattie come sinusiti, patologie cerebrali potenzialmente serie o difetti di vista.
Il secondo passo è contattare un centro specializzato. Il Centro cefalee del Bambino Gesù, grazie all'approccio multidisciplinare che coinvolge neurologo, oculista, otorinolaringoiatra, gastroenterologo e psicologo, garantisce un trattamento a 360 gradi del bambino con episodi di mal di testa: dalla diagnosi alla terapia più adeguata, seguendo il piccolo lungo un percorso di follow-up.
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