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lunedì 5 dicembre 2011

Pediatria: medici Palermo, ferite bimbo in overdose compatibili con calci o pugni

Palermo, 5 dic. (Adnkronos Salute) - Le gravi lesioni addominali riscontrate nel bimbo di 18 mesi ricoverato due giorni fa all'ospedale dei bambini di Palermo in overdose di cocaina "sono compatibili con calci o pugni" ricevuti, che hanno provocato un versamento addominale "molto esteso". Lo dice all'Adnkronos Giorgio Trizzino, direttore sanitario di presidio dell'ospedale. L'ultimo bollettino medico emesso alle 11.30 parla chiaro: "Le sue condizioni sono ancora gravissime e la prognosi è ancora riservata sulla vita". Ma i medici che ce l'hanno in cura si dicono "ottimisti". "Il bambino è in condizioni stabili - spiega Trizzino - anche se la prognosi resta riservata. Ma risponde agli stimoli dolorosi. Adesso stiamo valutando la riduzione dei parametri di transaminasi che sembra si stiano riducendo. Ma il piccolo è sempre in condizioni molto gravi".

Il bambino, quando è stato accompagnato nel presidio, presentava un'overdose di cocaina, ma anche gravi lesioni addominali e bruciature sulle mani. "Da quando lavoro qui non ho mai visto nulla di simile - confessa Trizzino - Me ne sono capitati di tutti i colori, di recente un abuso sessuale su un bambino di 18 mesi. Ma queste lesioni non mi erano mai capitate". Secondo i medici il bimbo avrebbe deglutito la cocaina, forse quella lasciata sul tavolo dal compagno della madre, come ammesso dallo stesso. In un primo momento la madre, fermata ieri dalla Squadra Mobile e in stato di arresto, aveva sostenuto che il bimbo sarebbe caduto dal seggiolone. "Nulla di più inverosimile - dice oggi Trizzino - I bambini che cadono dal seggiolone si presentano al pronto soccorso con un trauma cranico o eventuali fratture, ma certamente non hanno lesioni addominali così estese".

Giancarlo Coffaro, responsabile della Rianimazione pediatrica dell'ospedale dei Bambini spiega: "Stiamo monitorando i parametri epatici del piccolo. Siamo ottimisti, anche se la prognosi resta riservata. Ma pensiamo di poterlo salvare". Il bambino è stato affidato dai giudici del Tribunale dei minori proprio a Giorgio Trizzino. "Ne ho complessivamente 4 affidati dal Tribunale di minori - riferisce - ma un caso così assurdo non mi era mai successo".

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