Milano, 20 dic. (Adnkronos) - Rischia di andare perduta una intera parete dove Alda Merini trascriveva, con penne e rossetto, i suoi appunti. "Quella parete racchiude i suoi pensieri che hanno attraversato molti anni della sua vita", racconta all'Adnkronos Emanuela Carniti, figlia della poetessa scomparsa nel 2009.
"In quella casa mia madre abito' per oltre cinquant'anni - prosegue Emanuela - ora il comune di Milano ritenendolo un bene culturale ha pensato di tutelarlo staccandolo da quella casa che, dopo la morta di mia madre e' tornata ai proprietari, e rimontarlo nella Casa Museo Alda Merini dove l'amministrazione comunale ha l'obiettivo di ricreare lo stesso ambiente vissuto da mia madre, con gli stessi mobili e gli stessi oggetti. Proprio per questo, io e mia sorella Barbara, abbiamo fatto una donazione di carte che le appartenevano per poterle esporre nel Museo". (segue)
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