Roma, 29 mar. (Adnkronos Salute) - Cuore di mamma. Doppio grande gesto di una donna che, in pochi anni, ha donato più volte i propri organi al figlio salvandogli la vita per ben due volte. Ieri pomeriggio, presso l'ospedale Molinette di Torino, una mamma di 55 anni di Perugia ha donato il proprio rene al figlio, dopo avergli già donato il midollo osseo. Il ragazzo, oggi ventinovenne, era stato trapiantato a Roma di midollo donato dalla madre a fine 2003, per una grave forma di leucemia acuta linfoblastica. Il trapianto di midollo era perfettamente riuscito (infatti nel 2009 avviene una remissione completa della malattia), ma complicazioni urologiche della chemioterapia avevano compromesso i reni del ragazzo, portandolo prima a una insufficienza renale grave ed in seguito alla dialisi dal 2005.
Nel frattempo nel corpo del ragazzo avviene ciò che capita in questi casi: il chimerismo completo, ovvero il figlio, grazie al midollo ricevuto dalla madre, nel corso degli anni acquisisce le caratteristiche genetiche del genitore per il proprio sangue. Adesso il paziente ha ricevuto un rene dalla madre, e il sistema immunitario non riconosce come diverso il rene trapiantato. Questo consentirà al ragazzo di evitare la terapia antirigetto con tutti i rischi che comporta. Il trapianto di rene da vivente è consistito in due interventi articolati in due sale operatorie limitrofe ed è durato otto ore complessive, spiegano dalle Molinette. Il prelievo dell'organo dalla mamma è stato effettuato dagli urologi Giovanni Pasquale ed Andrea Bosio e dall'anestesista Fabio Gobbi.
Il trapianto sul figlio è stato effettuato dai chirurghi vascolari Piero Bretto e Monica Hafner con l'urologo Fedele Lasaponara e l'anestesista Guido Sansalvadore. "L'intervento è tecnicamente riuscito e madre e figlio sono ora ricoverati in terapia intensiva del reparto di Nefrologia", conclude la nota.
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