ROMA (Reuters) - La Corte Costituzionale non ha cancellato la parte della legge 40 del 2004 che vieta la procreazione assistita di tipo eterologo, restituendo gli atti ai giudici che l'avevano investita del caso, affinché decidano sulla base di una sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del novembre scorso.
Lo ha detto oggi un comunicato della Consulta.
I giudici erano stati chiamati a decidere sulla costituzionalità del divieto di fecondazione eterologa - quella con ovociti o gameti non appartenenti alla coppia - dai tribunali di Firenze, Catania e Milano, a cui si erano rivolte delle coppie sterili.
Nel frattempo la Camera Grande della Corte di Strasburgo ha respinto nel novembre 2011 il ricorso di due coppie austriache sterili contro i limiti a tale tecnica di fecondazione in vigore nel loro paese, dicendo che questi non violano l'articolo 8 della Convenzione dei diritti dell'uomo (il diritto al rispetto della vita privata e familiare).
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