Roma, 22 mag. (Adnkronos Salute) - Diabete di tipo di 2, malattie cardiache e problemi nello sviluppo cerebrale. Sono alcune delle patologie che possono colpire i bambini abituati a passare ore e ore davanti alla tv o ai videogame. Per difenderli, meglio fissare dei limiti precisi. Lo sostiene la ricerca dello psicologo Aric Sigman, presentata al Royal College of Paediatrics and Child Health's durante la'ultima conferenza annuale di Glasgow. "I bambini fino all'età di tre anni - afferma Sigman alla Bbc online - dovrebbero passare pochissimo tempo o preferibilmente evitare di guardare la tv. Mentre per chi ha meno di 7 anni è consigliabile un massimo di un'ora e mezza al giorno. Per arrivare poi alle due ore fino all'età di 18 anni".
Secondo l'esperto per scongiurare i pericoli alla salute "è necessario da parte dei genitori fissare questi limiti giornalieri - spiega - come si fa già ad esempio con alcuni alimenti come il sale o l'alcol. Oggi - prosegue - la quantità di tempo che i ragazzi passano davanti agli schermi, inclusi smartphone e iPad, è più alto rispetto al passato, perchè hanno anche a disposizione più schermi tra le mura domestiche e spesso - conclude - li utilizzano contemporaneamente".
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