(ASCA) - Roma, 29 nov - ''Esprimiamo la piu' viva soddisfazione per la presentazione da parte del governo italiano del ricorso alla Corte europea dei Diritti dell'Uomo contro la condanna dell'Italia sulla legge 40''. Lo dichiara Carlo Casini, presidente del Movimento per la Vita che ricorda come l'associazione, . ''insieme ad altre associazioni e ad illustri giuristi'', avesse rivolto un appello pubblico al governo affinche' questo ricorso venisse presentato. ''L'impugnativa del governo era del resto doverosa - precisa - perche' la decisione di Strasburgo nel caso in questione, aveva violato addirittura la sovranita' dello Stato, oltreche' il Trattato istitutivo della stessa Corte. A questo riguardo il testo del documento italiano e' limpido ed efficace: non ci si puo' rivolgere alla Corte di Strasburgo se prima non ci si e' rivolti ai giudici nazionali''. ''Correttamente - prosegue Casini - il ricorso chiede che intervenga la Grande Camera perche' sono in gioco grandi questioni di principio: non solo il rapporto fra la Corte di Strasburgo e la giurisdizione degli Stati, ma anche il principio della liberta' di apprezzamento delle singole Nazioni in materia bioetica, cosi' come costantemente in precedenza stabilito dalla Corte dei diritti europea. Inoltre, non esiste il potere dell'organo internazionale di valutare la coerenza interna di un ordinamento giuridico nazionale. La sentenza di primo grado ha violato tutti questi principi quando, ad esempio, ha ritenuto che in Italia sia possibile l'aborto eugenetico, dal che' deriverebbe la illogicita' del divieto diagnosi genetica pre-impianto. Il governo, nel ricorso presentato, ricorda che in Italia il principio generale e' il rispetto della vita cosi' come stabilito dall'articolo 1 della legge 40 e dall'articolo 1 della legge 194. Il principio sotto il cui profilo occorre valutare la coerenza e' dunque quello del diritto alla vita, rispetto al quale l'aborto legale e' un'eccezione. Non esiste il diritto all'aborto e non esiste in Italia l'aborto eugenetico''. Il Movimento per la vita, annunacia Casini, si costituira' ''ad adiuvandum'' dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo ''per sostenere le ragioni dell'Italia e per integrarne le motivazioni''. red/mpd
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