Roma, 4 dic. (Adnkronos Salute) - Più di 20 deputati hanno sottoscritto una istanza alla Corte europea dei diritti dell'uomo per dichiarare inammissibile il procedimento del Governo italiano 'in difesa della legge 40 sulla Fecondazione assistita. L'Italia, infatti, "il 28 novembre ha presentato ricorso alla sentenza della Corte che si era espressa contro il divieto per le coppie fertili, portatori sani di malattie geneticamente trasmissibili, di accedere alle tecniche di fecondazione in vitro per poter effettuare la diagnosi preimpianto". Lo riferisce la deputata radicale Maria Antonietta Farina Coscioni, presidente onorario della Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica.
L'istanza dei deputati, spiega Farina Coscioni, "mira a difendere la sentenza della Cedu e il diritto alla salute dei cittadini italiani, compromessa dalla legge 40 con il divieto di accesso alla fecondazione in vitro per le coppie fertili portatrici di malattie trasmissibili ai figli".
Molti dei firmatari avevano già presentato un 'amicus curiae' (ovvero offerta volontaria di informazioni alla Corte su un aspetti della legge per aiutare nella decisione) nella primavera scorsa per lo stesso caso.
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