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venerdì 14 dicembre 2012

Natale: mini-guida ai regali, per bimbi ideale gattino e giochi da pavimento

Roma, 14 dic. (Adnkronos Salute) - Nel Natale della crisi "vietato ridurre il numero di pacchetti per il piccolo di casa. I bambini, infatti, si divertono a fantasticare e scartare: meglio scegliere giochi da pavimento, che alimentano la loro creatività, e quest'anno vorrei proporre l'idea di regalare un cucciolo di gatto. Il gatto è un animale domestico che tutte le famiglie, con un minimo di buona volontà, possono gestire: è autosufficiente, non va portato fuori e, se controllato periodicamente, non è un rischio per la salute dei bambini. Il bambino così si sentirà meno solo, si abituerà a trattare con gli animali e a prendersene cura e i genitori possono capire se ha qualche difficoltà relazionale". Lo dice all'Adnkronos Salute il pediatra di Milano Italo Farnetani.

"Il cane in effetti è molto amato dai bambini, ma molto più impegnativo. Invece con l'attuale impostazione - spiega - che punta le famiglie a fare vacanze brevi, non c'è neanche problema della gestione durante l'estate e quindi il rischio di abbandono". L'animale domestico ha un effetto terapeutico per il bambino, sia quando "sta male, sia quando sta bene fisicamente ma magari è un po' giù". E per gli allergici o chi ha già un cucciolo? "Meglio scegliere doni meno costosi, ma sempre numerosi: il sogno di ogni bambino è scartare e gustarsi la sorpresa rovistando fra i pacchetti".

Bene i giochi da pavimento: sdraiati sul tappeto di casa a pancia in giù i piccoli "possono montare, smontare, far correre palline e auto, muovere cuccioli in viaggio in castelli misteriosi, da soli o ancora meglio in compagnia. Dopo i 3 anni, infatti, i bambini amano stare con i coetanei, e mettere a disposizione un gioco da fare insieme agli altri nei pomeriggi invernali è un'ottima idea". Meglio eliminare invece pugnali, pistole e mitra di plastica: "Armi finte e oggetti che presuppongono la violenza sono da evitare a ogni età", raccomanda. No ai fuochi d'artificio, neppure quelli considerati innocui come le stelline: c'è sempre il rischio di una scottatura.

Se nonostante la crisi si regalano televisori e computer, "mai collocarli nella camera dei bambini, perché favorirebbero l'isolamento dalla famiglia e scorrette abitudini legate al sonno". Dopo i giochi da pavimento nella classifica del pediatra troviamo quelli da tavolo, "che permettono di divertirsi in compagnia di bambini o adulti, meglio se con i genitori. Il gioco così - spiega Farnetani - non sarà una forma di chiusura per il bambino, ma un modo di aggregazione e inserimento nella vita di relazione. Come indicazione generale, i giochi da tavolo sono graditi a tutti, le bambole e i cuccioli morbidi sono il regalo preferito dalle bambine, mentre automobiline e trenini lo sono per i maschietti".

Sempre promossi dal pediatra, ma meno sfruttabili nel breve termine, "palloni, pattini, bici e altri giochi da fare all'aperto: in molti casi il bambino dovrà riporli in attesa delle belle giornate". Occhio invece ai giochi con pezzi troppo piccoli, "specie sotto i 3 anni: c'è il rischio che vengano ingeriti o inalati". Cruciale, per conoscere le preferenze dei figli, "la classica letterina a Babbo Natale", sorride Farnetani. La figura di Babbo Natale è molto importante per i bambini; verso gli 8-9 anni, però, alcuni iniziano ad avere dei dubbi sull'esistenza dell'omone in rosso. "I genitori - raccomanda Farnetani - non devono dire mai bugie. Finché i bambini ci credono in modo assoluto, dovranno coltivare la cosa. Ai primi dubbi, però, è meglio sostenere sì l'esistenza dell'omone in rosso, ma senza insistere troppo, rispondendo ai dubbi che il bambino si pone senza eccessive giustificazioni".

"In questo modo - aggiunge l'esperto - quando dopo qualche mese i figli si convinceranno che effettivamente Babbo Natale non esiste, i genitori non avranno investito troppo della loro credibilità su un argomento destinato a 'cadere', ma nello stesso tempo non avranno contribuito ad abbattere troppo rapidamente una favola a cui tutti vogliamo credere".

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