(ASCA) - Milano, 17 dic - Chiusi in casa d'inverno, per evitare malattie e contagi? Niente di piu' sbagliato. I bambini, all'aria aperta, corrono molto meno rischi infettivi di quando si trovano in locali chiusi. A sostenerlo e' la Prof. ssa Susanna Esposito, Direttore della UOC Pediatria 1 Clinica della Fondazione Policlinico di Milano e Presidente della Societa' Italiana di Infettivologia Pediatrica (SITIP), che aggiunge: ''Con l'arrivo delle temperature fredde, i genitori hanno paura di lasciare i figli all'aria aperta, perche' temono per la loro salute. In realta', se ben coperti e portati fuori nelle ore centrali della giornata, hanno minori possibilita' di essere esposti agli agenti infettivi di quante ne hanno se rimangono a lungo in luoghi poco areati. Infatti, i contatti ravvicinati con altri bambini o, piu' in generale, con i soggetti malati, sono una delle principali modalita' di trasmissione delle malattie infettive''. In generale, i bambini devono essere coperti un poco di piu' di quanto si vesta una persona adulta, in quanto, nei primi anni di vita, hanno minori capacita' di termoregolazione. Per evitare i ''malanni di stagione'', quando si e' fuori casa, la prima forma di prevenzione e' utilizzare un abbigliamento adeguato: mai dimenticare di far indossare cappello, sciarpa e guanti ai propri figli, se le temperature si abbassano. E' importante, infatti, coprire orecchie e gola al fine di evitare otiti e bronchioliti, molto frequenti in questa stagione. Inoltre, se gli indumenti si bagnano giocando nella neve o sciando, vanno asciugati accuratamente. Oltre a questi accorgimenti, per evitare influenze e raffreddori, in previsione delle vacanze di Natale, i pediatri della SITIP raccomandano di: arieggiare almeno una o due volte al giorno gli ambienti chiusi; evitare contatti con soggetti malati (inclusi parenti anche di eta' adulta con sintomi respiratori modesti); non esporre i bambini a fumo passivo; privilegiare, nei bambini con meno di tre anni di eta', vacanze in luoghi con clima relativamente mite (mare, campagna, collina); coprire adeguatamente i bambini che vanno in vacanza in montagna, e cambiarli qualora si bagnassero a contatto con la neve. Ovviamente, i malanni di stagione non si possono evitare del tutto quindi, meglio essere informati sul da farsi. Otiti, bronchioliti e polmoniti sono le principali malattie che colpiscono i bambini nella stagione invernale ed il clima temperato di questo autunno ha posticipato la circolazione di gran parte dei virus respiratori. ''Con l'arrivo delle feste, - prosegue la Prof.ssa Esposito - le persone si ritrovano in gruppi, quindi aumenta la circolazione dei principali virus che interessano le vie aeree, tra cui il virus respiratorio sinciziale, i virus influenzali e i rhinovirus. Particolare attenzione va prestata ai bambini dei primi 12 mesi di vita, perche' sono particolarmente a rischio di bronchiolite, tanto che spesso si rende necessario il ricovero per difficolta' respiratorie e conseguenti problematiche ad alimentarsi. Nei piu' grandi, invece, l'esposizione al freddo in presenza di infezioni virali puo' favorire la comparsa di sovrainfezioni batteriche e il manifestarsi di polmoniti''. E' importante, inoltre, fare visitare il bambino, soprattutto se alla febbre prolungata, si associano tosse e dolore toracico. com-dab/
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