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lunedì 4 febbraio 2013

Carnevale: Farnetani, crisi non 'rubi' maschere a bambini, fanno bene

Roma, 4 feb. (Adnkronos Salute) - "La crisi non 'rubi' il rito della maschera di Carnevale ai bambini. Si tratta di un momento importante per la loro crescita, come emerge anche da un sondaggio che ho condotto fra 100 pediatri italiani: per l'87% le maschere, e più in generale il Carnevale, hanno un impatto positivo su bimbi e adolescenti, perché stimolano la fantasia e l'aggregazione, combattendo allo stesso tempo l’isolamento e la sedentarietà". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute il pediatra di Milano Italo Farnetani, che in un'indagine ha 'tastato il polso' a colleghi divisi fra Nord-Est, Nord-Ovest, Centro e Sud-Isole, che hanno in cura 80mila ragazzi da 0 a 18 anni.

Ebbene, la maschera è ampiamente promossa, anche se "c'è una fetta dei pediatri italiani (13%) decisamente contraria. In particolare il 100% dei pediatri del Sud e delle isole - ricorda - che teme lesioni e infortuni da petardi e da giochi eccessivi con la schiuma. Mentre il 57% dei colleghi del Nord-est teme che questa festa sia diseducativa, perché favorisce gli eccessi". Nessun rischio, invece, per i piccoli allergici, legato a coriandoli, polvere e stelle filanti. Insomma, "tutto considerato questa festa va difesa, anche dall'effetto crisi. Per risparmiare via libera al 'riciclo' della maschera dell'anno precedente, o a quella meno costosa, purchè con marchio CE: altrimenti si rischia di incappare in materiali infiammabili o potenzialmente pericolosi".

Farnetani è perplesso, invece, sull'idea di ricorrere al fai da te. A meno che le mamme non siano molto abili, infatti, i costumi fatti in casa "si riconoscono, mentre i bambini hanno bisogno di sentirsi uguali ai coetanei". Meglio abbinare parti come ali, corone, spade, mantelli e bacchette ad abiti 'borghesi', piuttosto. In ogni caso mai rinunciare. "Le maschere aiutano i maschietti a identificarsi con l’eroe buono, come Zorro, e le femminucce a immaginarsi nei panni di personaggi leggendari o autorevoli, come fatine e principesse". Per Farnetani, però, è importante evitare i travestimenti che possono incitare alla violenza.

"E' bene lasciare liberi i piccoli di scegliere la maschera preferita - spiega - lasciando spaziare la fantasia, senza troppe paure che prendano freddo o si facciano male. Ma facendo attenzione al rischio legato ai petardi e fuochi d’artificio". Unico 'semaforo rosso', per "i travestimenti che incitano alla violenza: dunque no a soldati, ninja, Rambo, e altri personaggi aggressivi. Semaforo giallo per Zorro e moschettieri, che pur armati restano eroi positivi, mentre via libera a indiani, pirati, cowboy, esploratori, astronauti".

E per le femmine? "Da evitare ogni costume che possa avere una qualsiasi sfumatura sessuale. Per il resto via libera a principesse, piratesse, fate o animaletti, che piacciono molto ai più piccoli di entrambi i sessi. Sì anche ai personaggi delle fiabe, per lui e lei". Anzi, "in base ai risultati di mie ricerche - spiega Farnetani- i maschi preferiscono i soggetti animali, mentre le femmine prediligono i soggetti di fantasia o personaggi delle fiabe".

Maschere consigliate anche ai genitori? "Se si partecipa a una festa mascherata per grandi e piccoli e’ bene travestirsi e farlo con cura. Ma meglio evitare di essere il solo genitore mascherato per non mettere in imbarazzo il bambino", conclude Farnetani.

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