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mercoledì 13 marzo 2013

Pediatria: indagine, sempre meno bimbi italiani vanno a scuola da soli

Roma, 13 mar. (Adnkronos Salute) - L'autonomia di spostamento dei bambini italiani, già limitata, si è ulteriormente ridotta negli ultimi anni rispetto a quella dei coetanei inglesi e tedeschi, con ricadute negative sia sul benessere sia sullo sviluppo psicofisico. A rilevarlo è una ricerca dell'Istc-Cnr promossa dal Policy Studies Institute di Londra, che ha visto il coinvolgimento dell'Italia, della Germania e di altri 15 Paesi del mondo. L'autonomia di spostamento dei bambini italiani nell'andare a scuola è passata dall'11% nel 2002 al 7% nel 2010, mentre l'autonomia dei bimbi inglesi è al 41% e quella dei tedeschi al 40%.

L'indagine è stata condotta attraverso due questionari, uno per i bambini e ragazzi dai 7 ai 14 anni e l'altro per i loro genitori, consegnati a un campione di circa 800 soggetti residenti in centri urbani di varia dimensione demografica, collocazione geografica, caratteristiche urbanistiche ed economiche: Roma, Bari, Guidonia Montecelio (Roma), Desio e Misinto (Monza-Brianza). Generalmente, in Italia i bambini vanno a scuola accompagnati da un adulto, più con l'automobile che con i mezzi pubblici.

"La mobilità infantile è uno degli aspetti che ha maggiormente risentito della grande trasformazione dell'ambiente urbano, con ricadute negative sul benessere e sullo sviluppo psicofisico - spiega Antonella Prisco, ricercatrice dell'Istc-Cnr - Per il tragitto di ritorno, soltanto l'8% dei bambini italiani lo compie da solo, a fronte del 25% dei coetanei inglesi e del 76% dei tedeschi. Il divario di autonomia con gli altri Paesi sul percorso casa-scuola permane ampio anche per i ragazzi delle medie inferiori: il 34% degli italiani, contro il 68% dei tedeschi e il 78% degli inglesi". In Italia risulta estremamente basso anche l'uso del mezzo pubblico. "Mentre per i bambini non ci sono differenze tra Italia e Inghilterra, col 3% per entrambi i Paesi - aggiunge Daniela Renzi, ricercatrice dell'Istc-Cnr - in Germania la percentuale sale all'8%. Maggiori differenze si hanno invece per la scuola secondaria, dove l'Italia resta ferma al 3%, l'Inghilterra passa al 25% e la Germania arriva addirittura al 64%: probabilmente per l'efficienza dei servizi pubblici, ma forse anche per maggiore fiducia dei genitori". I maschi italiani, infine, sono più autonomi delle femmine, indipendentemente dall'età.

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