(ASCA) - Roma, 1 mar - Con grande dispiacere dei genitori, che pensano che i loro figli debbano passare meno ore a giocare ai videogames e piu' ore a studiare, il tempo impiegato con i videogiochi d'azione puo' effettivamente aiutare i bambini dislessici a leggere meglio. In effetti, 12 ore passate ai videogiochi migliorano la capacita' di lettura piu' di quanto non faccia un anno di lettura spontanea o trattamenti di lettura tradizionali. E' quanto e' emerso da uno studio pubblicato sulla rivista Current Biology, secondo step di un lavoro precedente dello stesso team di ricerca che collega la dislessia a problemi di attenzione visiva. ''I videogiochi d'azione migliorano molti aspetti dell'attenzione visiva e favoriscono l'estrazione di informazioni dall'ambiente'', sottolinea Andrea Facoetti dell'Universita' degli Studi di Padova e consulente all'Istituto Scientifico ''E. Medea''. I risultati dello studio sono un'ulteriore conferma che i deficit di attenzione visiva sono alla base della dislessia, una condizione che rende la lettura estremamente difficile per un bambino su dieci. Il team di Facoetti, che vede coinvolti Sandro Franceschini, Simone Gori, Milena Ruffino, Simona Viola e Massimo Molteni, ha testato la lettura, le capacita' fonologiche e di attenzione di due gruppi di bambini con dislessia che non erano utilizzatori abituali di videogames. I bimbi sono stati valutati nelle loro capacita' di attenzione e di lettura, prima e dopo aver giocato con videogiochi di azione o non-azione per nove sedute di 80 minuti. Ebbene, i bambini che avevano utilizzato videogiochi d'azione sono stati in grado di leggere piu' velocemente senza perdere in accuratezza ed hanno anche mostrato progressi in altri test di attenzione. Questi sorprendenti risultati sulle abilita' di lettura si sono mantenuti anche ad un successivo controllo dopo due mesi. ''Dover colpire un bersaglio periferico in movimento comporta un'abilita' di percezione del contesto e quindi di rapida attenzione al particolare che aiuta i bambini dislessici molto di piu' di un allenamento alla lettura. Grazie ai videogiochi i bambini dislessici hanno imparato a orientare e focalizzare la loro attenzione per estrarre le informazioni rilevanti di una parola scritta in modo piu' efficiente, riducendo l'eccessiva interferenza laterale di cui sembrano soffrire. Per non parlare poi del problema del dropout: i trattamenti tradizionali sono spesso noiosi, molti bambini abbandonano''. Tuttavia non vi e' ancora nessun trattamento scientificamente testato per la dislessia che includa questo tipo di videogiochi. ''Questi risultati sono molto importanti per comprendere i meccanismi cerebrali che stanno alla base della dislessia - continua Facoetti - ma non possiamo raccomandare i videogiochi senza il controllo o la supervisione di uno specialista della riabilitazione neuropsicologica''. Loda' il via a nuovi programmi terapeutici in grado di ridurre i sintomi della dislessia o di prevenirla, nel caso di bambini a rischio, gia' prima che questi imparino a leggere. Per questo, il team dei ricercatori padovani e del Medea ha studiato, con il Dipartimento di Matematica dell'Universita' di Padova, dei videogiochi per tablet che verranno utilizzati prossimamente nelle scuole dell'infanzia di Lecco su un campione di 40 bambini a rischio di dislessia. red/mpd
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