Los Angeles, 20 lug.â(Adnkronos/dpa) - La madre di Michael Jackson ha testimoniato ieri nella causa per omissione di soccorso che la famiglia dell'artista ha intentato contro l'agente promoter AEG Live, sostenendo che suo figlio era una persona malata che non ha ricevuto l'aiuto di cui avrebbe avuto bisogno. Lo riportano i media americani. "E' dura essere seduta qui in questa Corte -ha detto la donna- e dover ascoltare tutte queste cose. Mio figlio era malato, e nessuno ha cercato di aiutarlo".
Le parole della signora Jackson, 83 anni, sono state riportate dal sito web delle celebrities TMZ.com. "Molte delle cose che sono state dette non sono la verita' -ha affondato la madre di Jackson- e lui non e' qui a poter parlare per difendere se stesso". La matriarca della famiglia Jackson, insieme ai figli, ha fatto causa all'agente dell'artista sostenendo che fosse responsabile per l'assunzione e la supervisione del dottor Conrad Murray, il medico accusato di aver causato la morte della popstar attraverso l'iniezione di propofol, un anestetico somministratogli per aiutarlo a dormire.
La famiglia asserisce che la AEG Live avrebbe fatto pressioni su Murray perche' negasse che Michael Jackson, prima di quella notte, fosse in buona salute, tanto da poter essere in grado di esibirsi nei concerti (che erano gia' tutti sold out) che ne avrebbero segnato il grande ritorno sulla scena.
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