Milano, 14 ago. (Adnkronos Salute) - Le associazioni di medici e pazienti impegnate nella lotta al cancro e nell'assistenza ai malati oncologici sostengono "con forza" la lettera aperta rivolta ai parlamentari dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, che ha lanciato un appello chiedendo collaborazione e appoggio nella lotta al fumo. In particolare, "accogliamo con grande favore" la proposta di "abolire il fumo nelle automobili di fronte ai bambini e donne incinte", affermano Stefano Cascinu, presidente dell'Aiom (Associazione italiana oncologia medica), Francesco Cognetti, presidente della Fondazione Insieme contro il cancro, e Francesco De Lorenzo, presidente di Aimac (Associazione italiana malati di cancro, parenti e amici) e Favo (Federazione italiana Associazioni volontariato in oncologia).
"Dobbiamo combattere una battaglia a 360 gradi contro il fumo - sottolineano in una nota - la principale causa di insorgenza di tumore del polmone, come ha ormai dimostrato senza dubbi la ricerca medica. Si deve impedire in primo luogo ai giovani di iniziare questo vizio. Ma soprattutto dobbiamo agire nei confronti dei genitori che troppo spesso sottovalutano i danni del fumo passivo, ignorando invece quali danni provoca".
"Troppo spesso - aggiungono - assistiamo a una sottovalutazione dei guai provocati dal tabagismo, mentre le cifre parlano chiaro: il tumore del polmone ormai è diventato una della prime cause di morte sia negli uomini che nelle donne. Le campagne di prevenzione sembrano non sortire gli effetti sperati, ma vanno potenziate ed intensificate".
"Come Aiom - ricorda Cascinu - ormai da tre anni promuoviamo il progetto 'Non fare autogol', andando nelle scuole con i campioni di calcio per spiegare che la lotta al cancro inizia sui banchi di scuola. In base ai dati da noi raccolti, ci siamo resi conto di come troppo spesso i ragazzi iniziano a fumare per imitare i coetanei. Otto su 10, infatti, dichiarano di aver cominciato per essere alla pari degli altri amici. E sono fumatori ben 9 adolescenti su 10 se i genitori lo sono a loro volta".
"Regna anche una forte ignoranza sugli effetti del fumo passivo - aggiunge Cognetti - che si ritiene, anche fra gli adulti, molto meno dannoso. Niente di più falso, soprattutto se a respirarlo sono i bambini. Ci auguriamo vivamente che la lettera aperta del ministro Lorenzin al Parlamento venga accolta al più presto".
"I nostri piccoli - conclude De Lorenzo - non devono subire le scelte sbagliate dai genitori e degli adulti. Fumare in auto davanti ai bambini rappresenta una delle abitudini peggiori, che vanno combattute fortemente".
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