Roma, 25 set. (LaPresse) - Madina, la figlia più grande del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov e di Alma Shalabayeva, espulsa illegalmente lo scorso 31 maggio dall'Italia, ha denunciato per sequestro di persona e ricettazione i funzionari del ministero degli Interni e della questura di Roma, oltre ai diplomatici kazaki che caldeggiarono l'esecuzione della misura nei confronti della madre e della sorellina Alua presso il governo italiano. "La denuncia è stata presentata questa mattina in procura a Roma da Madina Ablyazova, che risiede in Svizzera, per sequestro di persona aggravato perché vittima, tra l'altro è una bimba di 6 anni". Lo spiega l'avvocato Astolfo di Amato, che difende gli interessi di Madina e che questa mattina ha incontrato il procuratore Giuseppe Pignatone per un "colloquio illustrativo". "La denuncia - spiega ancora l'avvocato - si basa sulla relazione fatta dal capo della polizia Pansa e sui documenti allegati e si mette in rilievo che l'espulsione è stata illeggittima e quindi si è tradotta, come hanno detto le Nazioni Unite, in una extraordinary rendition". "Nella ricostruzione fatta da Pansa - ha concluso - si evidenzia che c'è stata una costante presenza dei diplomatici del Kazakistan, di cui sono stati fatti nomi e cognomi. Quindi la denuncia è rivolta ai funzionari del ministero dell'Interno che devono essere individuati oltre a questi diplomatici. Del fascicolo si dovrebbe occupare il dottor Albamonte"
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