Milano, 20 set. (Adnkronos Salute) - Un sesto dei bimbi 'over 6' fa ancora la pipì a letto. E' un problema fisico che può portare allo sviluppo di disturbi psicologici e che quindi "va curato subito", ma spesso i genitori si vergognano e non lo dicono. Lo spiega Antonio D'Alessio, professore di chirurgia pediatrica dell'università degli Studi di Milano, oggi nel capoluogo in occasione del terzo Congresso nazionale del Sindacato medici pediatri di famiglia (Simpef).
Da un'indagine epidemiologica condotta dalla Simpef, che ha coinvolto le famiglie di 2.166 bambini lombardi di età compresa tra i 6 e gli 8 anni, è emerso che 355 bimbi (15%) soffrono di enuresi notturna. La patologia ha prevalenza maschile: "Per ogni bambina che soffre di enuresi notturna, ci sono 2 maschi con lo stesso problema", spiega Rita Caruso, responsabile dell'Ambulatorio di enuresi dell'Icp-ospedale Bassini di Cinisello Balsamo. Dei 335 bimbi con il disturbo, 150 soffrono di una condizione 'severa', cioè bagnano il letto almeno 3 volte a settimana, e il 2% si porta dietro il problema fino all'adolescenza.
Spesso i genitori si vergognano e non ne parlano con il pediatra. Molti sono convinti che si tratti di un problema psicologico, ma gli esperti assicurano che è esattamente il contrario: "L'enuresi è un problema fisico che crea gravissimi effetti psicologici negativi, come l'insicurezza nell'adolescente - afferma Caruso - E' un falso mito quello che nasca da un problema psicologico, il problema psicologico lo crea". E le conseguenza si vedono anche in tarda età , quando l'ex bambino malato di enuresi rischia l'incontinenza.
"Un 40% delle persone incontinenti in età avanzata era un bambino che soffriva di enuresi - avverte D'Alessio - L'enuresi è una malattia che non si cura con il pannolone".
Le cause sono di natura fisica possono variare da caso a caso. Per esempio può essere la dimensione della vescica a indurre il bimbo a fare pipì più volte, oppure esistono motivazione di natura ormonale. Per curare la malattia ci sono dei farmaci oppure accortezze da seguire, in base alla gravità della situazione.
Ad esempio, mamma e papà dovrebbero "evitare di far bere al bambino il latte prima di andare a dormire, perché oltre ad essere liquido contiene il calcio che favorisce un aumento della produzione di pipì. Inoltre - conclude D'Alessio - meglio evitare la sera di far mangiare salato al bambino che poi beve troppo".
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