Roma, 11 ott. (Adnkronos Salute) - Sono 31 milioni le bambine che, nel mondo, non frequentano la scuola primaria e 34 milioni la scuola secondaria. L'allarme arriva dall'Unicef in occasione della Giornata internazionale delle bambine. Un anno di scuola primaria in più - spiega l'Unicef - aumenterebbe la futura retribuzione di una ragazza dal 10 al 20%; un anno di scuola secondaria in più dal 15 al 25%. "L'istruzione può trasformare la vita delle ragazze e rafforzare le comunità in cui vivono - ha dichiarato Anthony Lake, direttore generale dell'Unicef - L'innovazione può aiutarci a raggiungere ogni ragazza trasformando l'istruzione".
Nel 2011, 69 milioni di adolescenti in età da scuola secondaria inferiore non frequentavano la scuola, di cui 34 milioni ragazze. L'aumento di un punto percentuale nell'istruzione femminile alza la media del livello del Pil di 0,3 punti percentuali e fa aumentare in media il tasso di crescita annuale del Pil dello 0,2%. Le ragazze, secondo i dati dell'Unicef, rappresentano il 55% dei 28,5 milioni di bambini in età da scuola primaria che non frequentano la scuola e che vivono in Paesi colpiti da conflitti. Nel 2010, solo il 59% delle ragazze provenienti da famiglie a basso reddito iscritte alla scuola primaria hanno completato il ciclo di studi, rispetto alla media mondiale del 76%. Un bambino nato da una madre che sa leggere ha il 50% di possibilità in più di sopravvivere dopo i 5 anni; ogni anno in più di istruzione della madre riduce le probabilità di mortalità infantile dal 5 al 10%.
L'istruzione delle bambine, rileva l'Unicef, è una delle strategie più efficaci per combattere i matrimoni precoci, soprattutto se continua fina alla scuola secondaria. Quando una ragazza frequenta la scuola secondaria ha meno probabilità di sposarsi prematuramente. Ecco perché, con i suoi partner, l'Unicef sta esplorando il modo in cui la tecnologia può migliorare l'accesso all'istruzione delle ragazze che non frequentano la scuola e migliorare la qualità dell'apprendimento di ogni bambino.
In Sudafrica, la partnership Techno Girl tra l'Unicef, i Governi e oltre 100 aziende del settore privato sta mettendo in contatto 10.000 ragazze con i tutor del mondo della tecnologia per supportare le loro competenze e la loro preparazione al lavoro. L'innovazione sta inoltre sostenendo i governi e i loro partner a garantire anche il bambino più difficile da raggiungere, che corre il rischio maggiore di non frequentare la scuola. In Uganda, EduTrack sta utilizzando Sms per collegare gli studenti e le scuole con l'Unicef, consentendo loro di esprimersi su istruzione, insegnanti di qualità ed episodi di violenza nelle scuole.
L'innovazione non riguarda solo la tecnologia, ma significa anche intraprendere nuove strade per superare altri ostacoli che non consentono alle ragazze di frequentare la scuola, come migliorare i servizi igienico-sanitari e rendere sicuri i percorsi delle bambine da/a scuola.
"L'innovazione ci sta dando nuovi e potenti strumenti per raggiungere e garantire un'istruzione a più bambine di quanto non si mai successo prima - ha continuato Lake - Per aiutare più ragazze ad andare a scuola, a continuare a frequentare e a far completare il percorso di studi, noi stessi abbiamo bisogno di continuare ad imparare, usando questi nuovi strumenti, dando vita a nuove idee e sviluppando le innovazioni più promettenti". Per la seconda Giornata internazionale delle bambine l'Unicef ha lanciato un video della cantante Katy Perry. Quest'anno si concentra sullâinnovazione per l'istruzione delle bambine.
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