Roma, 8 nov. (Adnkronos) - E' partita la I edizione della Campagna di informazione e di sensibilizzazione della danza italiana contro l'anoressia. Promossa dall'Aidaf, l'associazione che in Federdanza/Agis riunisce le scuole di danza, insieme all'Agiscuola e all'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, la Campagna si articola in tre azioni volte a sensibilizzare le giovani generazioni, con particolare riferimento agli allievi delle scuole di danza, sul grave disturbo del comportamento alimentare. Secondo i dati del Cidap, Centro italiano disturbi alimentari psicogeni, 2,2 milioni di ragazze in Italia soffrono di disturbi alimentari psicogeni come l'anoressia e la bulimia. La prima azione della Campagna, presentata oggi a Roma e che si concluderà a fine giugno 2014, consiste nella promozione del Manifesto Nazionale della Danza Italiana di Informazione e di Prevenzione contro l'anoressia patrocinato dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali e del Turismo. La seconda azione prevede una giornata dimostrativa della danza, sia quella amatoriale che professionale nei suoi diversi generi, che si svolgerà nel mese di febbraio, dedicata alle scuole di danza e agli alunni e ai docenti degli istituti scolastici, e che si intitolerà 'Danze diverse per corpi diversi'. Per ogni genere un esperto svolgerà un intervento sul diverso utilizzo del corpo a seconda del tipo di danza praticata, sempre nell'ottica che per ballare c'è bisogno di un corpo perfettamente in salute. La terza azione riguarda un'iniziativa delle scuole di danza con il mondo della Moda, per una sinergia con un settore esposto al problema dei disturbi alimentari e che quindi può svolgere un ruolo fondamentale nella lotta contro l'anoressia.
Ad aprire la conferenza stampa, che si è svolta oggi a Roma all'Agis, è stata la senatrice Emilia Grazia De Biasi, presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato della Repubblica, che ha espresso il massimo sostegno alla Campagna contro l'anoressia. ''Sul tema della salute mentale il nostro Paese può fare decisamente di più - ha affermato De Biasi - Per questo serve una sinergia tra il mondo della scuola, le Istituzioni, sia a livello nazionale sia regionale, e il mondo della cultura sui problemi legati agli stili di vita e ai disturbi alimentari. Sono davvero troppe le ragazze che rinunciano a sé stesse".(segue)
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