Milano, 28 nov. (Adnkronos Salute) - In 20 anni di storia 324 missioni operatorie, 7.200 diagnosi, 2.320 interventi nel mondo, 282 borse di studio, 62 corsi scientifici. Sono i numeri di Bambini cardiopatici nel mondo (Bcm), associazione nata nel 1993 a Milano per volontà di Alessandro Frigiola e Silvia Cirri, che organizza missioni di speranza, forma i medici e costruisce centri di cardiochirurgia pediatrica nelle aree più depresse del pianeta. Ieri sera, durante una cena di Gala a Palazzo Parigi con 350 ospiti tra cui molti volti noti della vita istituzionale e culturale cittadina, l'onlus ha presentato il suo bilancio e illustrato i progetti per il 2014 in Senegal, Etiopia, Romania e Namibia.
Nel periodo 2013-2015 l'attività di collaborazione tra Bcm e Irccs Policlinico San Donato promuoverà 71 borse di studio e 50 missioni operative, per un intervento pari a 2,2 milioni di euro. In occasione del ventennale dell'associazione, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato una speciale targa di riconoscimento. Dalla prima missione al Cairo nel 1993, Bambini cardiopatici nel mondo ha compiuto missioni e aperto progetti in Africa (Camerun, Egitto, Etiopia, Marocco, Senegal e Tunisia), Europa (Kossovo e Romania), Medio Oriente (Siria, Kurdistan e Yemen) e Sudamerica. Oggi sono 3 gli ospedali pediatrici cardiochirurgici realizzati dall'associazione: a Damasco (Siria), Shisung (Camerun) e Kurdistan (Duhok), strutture di eccellenza dotate di attrezzatture allpavanguardia. Tra i progetti 2014 c'è la volontà di costruire in Senegal, anche con il contributo del Comune di Milano, un nuovo centro cardiochirurgico pediatrico all'interno dell'ospedale dell'università di Dakar, che a regime prevede 2 sale operatorie, una sala di terapia intensiva con 10 letti, una di emodinamica e 30 posti letto di reparto.
In Etiopia, ad Addis Abeba, sarà invece realizzato il primo centro per i bambini cardiopatici del Paese. Sono inoltre in programma 2 missioni operatorie all'anno e un progetto di formazione di 12 medici e infermieri a Cape Town (Sudafrica). In Romania, nel luglio scorso è stato concluso un accordo tra Bcm e governo per la riorganizzazione del piano sanitario rumeno per la cardiochirurgia e la cardiologia pediatrica nei prossimi 3 anni, nelle città di Bucarest, Timisoara, Targu Mures, Iasi. In Namibia , infine, l'onlus vuole realizzare un centro di cardiochirurgia e cardiologia pediatrica a Windhoek; aprire 3-4 unità di cardiologia pediatrica in varie città periferiche, e punti nascita e di neonatologia in sedi periferiche; formare medici e infermieri presso i centri locali di cardiochirurgia.
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