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venerdì 15 novembre 2013

Sanita': terapie intensive pediatriche, troppi bimbi in strutture adulti

(ASCA) - Roma, 15 nov - In Italia funzionano 26 terapie intensive pediatriche: 13 sono al nord, 9 al centro, 4 al sud. Ogni anno in Italia vengono ricoverati in Terapia Intensiva Pediatrica oltre 8500 bambini critici di eta' compresa tra 0 e 18 anni per cure intensive mediche, post chirurgiche e traumi. Da un'analisi effettuata comparando i dati nazionali ISS sui ricoveri ospedalieri italiani dei bambini sottoposti a ventilazione meccanica e' emerso che questa popolazione rappresenta solo il 50% dei bambini realmente ricoverati in ospedale e ancora oggi un grosso numero di bambini e' ricoverato in strutture dell'adulto. Sono i dati del secondo report sulla attivita' delle Rete delle Terapie Intensive Pediatriche Italiane (rete TIPNet). Dall'analisi effettuata emerge innanzitutto una distribuzione disomogenea dei centri dotati di terapia intensiva pediatrica lungo la penisola con una buona presenza al centro nord ed una presenza insufficiente al sud e sulle isole. E non sono aumentati, negli anni, i letti dedicati alle cure intensive, in controtendenza con quanto e' accaduto in altri paesi europei e nord America. Compito del network nazionale TIPNet e' di raccogliere in modo omogeneo e standardizzato la casistica dei diversi reparti di TIP per consentire analisi epidemiologiche quantitative e qualitative, valutazioni comparative (benchmarking), stesura di protocolli clinici e di ricerca comuni. Ad oggi esistono al mondo solo cinque grossi network pediatrici tra cui quello italiano. TIPNet e' un sistema web-based dotato di tutte le certificazioni per la conservazione e la protezione dei dati oltre che del rispetto della normativa sulla privacy. Secondo i dati raccolti, i bambini ricoverati in terapia intensiva pediatrica sono prevalentemente di sesso maschile (56.6%) nella fascia di eta' 0-4 anni (70.0%), ricoverati per il 50% per motivi medici, per il 45% per cure post chirurgiche e per il 5% per trauma comprendendo anche gli incidenti quali ingestioni accidentali, ustioni, annegamenti ecc. Il motivo piu' frequente di ricovero tra i pazienti medici e' l'insufficienza respiratoria: circa un bambino su due entra in TIP per necessita' di assistenza ventilatoria. La mortalita' nelle TIP e' 4.3%, in linea con la mortalita' riportata nelle TIP di altri paesi occidentali e soprattutto molto piu' bassa della mortalita' riportata nei bambini ricoverati impropriamente nelle terapie intensive per adulti. Ad oggi, circa il 49% dei bambini ricoverati presenta una patologia cronica di cui oltre la meta' e' rappresentata da malattie neuromuscolari, un quinto da patologia respiratoria, 10% da malattia onco-ematologica. Molte di queste malattie sono esiti in grave prematurita' alla nascita, neonati sopravvissuti ma con gravi danni neurologici. I bambini con malattia cronica severa sono bambini che hanno spesso necessita' di ricoveri ripetuti nel tempo, gravati da mortalita' piu' alta rispetto a bambini sani con malattie acute (6.5% vs 2.8% rispettivamente per il cronico e l'acuto sano). Nella conclusione i relatori del report sostengono che la programmazione sanitaria non puo' non tener conto delle problematiche del bambino in condizioni gravi. Anche per le aree critiche va prevista una offerta omogenea su tutto il territorio nazionale, i bambini e gli adolescenti vanno ricoverati in reparti intensivi pediatrici, vanno individuati e sostenuti Centri di III livello pediatrici, create Reti regionali con HUB e SPOKE, va limitata la mobilita' interregionale e sostenute sistemi di trasporto adeguati per i bambini. red/mpd

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