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martedì 17 dicembre 2013

Salute: Efsa, con 2 insetticidi rischi neurotossici per bimbi nel pancione

Roma, 17 dic. (Adnkronos Salute) - Due insetticidi neonicotinoidi - acetamiprid e imidacloprid - possono avere effetti sul sistema nervoso umano nella fase di sviluppo. Lo ha affermato l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa). Gli esperti dell'Autorità propongono l'abbassamento di alcuni livelli guida per l'esposizione ammissibile ai due neonicotinoidi, mentre sono in corso ulteriori ricerche per fornire dati più affidabili sulla neurotossicità nella fase di sviluppo (developmental neurotoxicity). Il gruppo di esperti scientifici sui prodotti fitosanitari e i loro residui (Ppr) dell'Efsa chiede, dunque, la definizione di criteri a livello Ue che rendano obbligatoria la presentazione di studi sulla neurotossicità nella fase di sviluppo come parte integrante del processo di autorizzazione dei pesticidi.

"Ciò - si legge in una nota - potrebbe comprendere l'elaborazione di una strategia globale di sperimentazione per valutare il potenziale di neurotossicità nella fase di sviluppo elle sostanze, compresi tutti i neonicotinoidi". L'Efsa ha elaborato il suo parere scientifico su richiesta della Commissione europea, prendendo in considerazione recenti ricerche e i dati disponibili sul potenziale di acetamiprid e imidacloprid di danneggiare il sistema nervoso umano nella fase di sviluppo, il cervello in particolare.

Il gruppo di esperti scientifici ha riscontrato che acetamiprid e imidacloprid "possono avere un effetto avverso sullo sviluppo dei neuroni e delle strutture cerebrali associate a funzioni quali l'apprendimento e la memoria". Concludendo che "alcuni dei livelli guida attuali per l'esposizione ammissibile ai due insetticidi potrebbero non essere sufficienti a salvaguardare dalla neurotossicità nella fase di sviluppo, e dovrebbero essere ridotti". Questi valori tossicologici di riferimento forniscono indicazioni chiare sul livello di una sostanza a cui i consumatori possono essere esposti a breve e a lungo termine senza un rischio apprezzabile per la salute.

"Alcuni esempi sono la dose acuta di riferimento (Dar), la dose giornaliera ammissibile (Dga) e il livello ammissibile di esposizione dell'operatore (Laeo). Sulla base della propria revisione, dunque l'Efsa propone di modificare i seguenti valori tossicologici di riferimento per acetamiprid e imidacloprid: per acetamiprid, la Dga e il Laeo attuali di 0,07 mg/kg di peso corporeo al giorno e la dar di 0,1 mg/kg di peso corporeo dovrebbero essere ridotti a 0,025 mg/kg di peso corporeo (al giorno); per imidacloprid, il Laeo e la Dar attuali di 0,08 mg/kg di peso corporeo al giorno dovrebbero essere ridotti a 0,06 mg/kg di peso corporeo al giorno.

Mentre "si ritiene che la Dga attualmente fissata per imidacloprid assicuri un'adeguata protezione dai potenziali effetti di neurotossicità nella fase di sviluppo". Pur riconoscendo che le prove disponibili presentano limitazioni, l'Agenzia raccomanda di condurre ulteriori ricerche per fornire dati più affidabili. Tuttavia il gruppo di esperti scientifici Ppr ha affermato che "i timori per la salute sollevati nella revisione dei dati disponibili sono giustificati".

L'Efsa incoraggia la definizione di criteri chiari e omogenei, per rendere obbligatoria la presentazione di studi sulla neurotossicità nella fase di sviluppo nel processo di autorizzazione in Ue. Ciò potrebbe comprendere l'elaborazione di una strategia di sperimentazione integrata sulla neurotossicità in fase di sviluppo: un "approccio graduale che si avvalga di test di laboratorio sulle cellule (cosiddetti test in vitro), in una prima fase, e proceda poi ai test sugli animali (in vivo) qualora i risultati iniziali destassero preoccupazioni riguardo al potenziale di una sostanza". Il gruppo di esperti consiglia di valutare tutte le sostanze neonicotinoidi nell'ambito di questa strategia.

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