(ASCA) - Roma, 21 gen 2014 - Polverizzare i calcoli renali nei bambini con una ''puntura'' indolore. Si puo', al Bambino Gesu' di Roma, con ''Micro-perc'' la nuova tecnica mini-invasiva, sperimentata con successo per la prima volta su una bambina di 11 anni, che consente, attraverso strumenti miniaturizzati, di abbattere il rischio di danni ai reni e di ridurre di oltre il 50% i tempi di ospedalizzazione rispetto ai metodi tradizionali. Considerata una malattia tipica dell'adulto, la calcolosi renale colpisce 2 bambini su 100, rappresentando un problema anche per i piu' piccoli. La nuova metodica si avvale di un ago sottile (da 1,6 mm) dentro il quale scorrono una finissima fibra ottica (0,9 mm) e una fibra laser (da 270 micron) con cui si riesce contemporaneamente ad avere una visione diretta dei calcoli renali e a distruggerli. Le dimensioni miniaturizzate della strumentazione riducono di molto il rischio di sanguinamento e di lesioni al rene, permettendo di trattare una buona parte di calcoli senza ricorrere alle tecniche ''classiche'', molto aggressive per l'organo. Presso l'Ospedale Pediatrico Bambino Gesu' ogni anno vengono trattati circa 100 bambini con calcolosi dell'apparato urinario. I chirurghi urologi hanno eseguito con ottimi risultati la ''Micro-perc'' che costituisce una ulteriore possibilita' terapeutica per i piccoli pazienti, anche nei casi piu' complessi. Sono diversi i fattori che predispongono i bambini a sviluppare i calcoli renali: prime fra tutti le anomalie metaboliche e urogenitali, ma svolgono un ruolo significativo anche le infezioni, i fattori ambientali, l'eccesso di vitamina D. La calcolosi renale nei bambini, inoltre, e' associata a un alto tasso di recidiva (5 volte superiore che negli adulti) e a un'alta morbilita': vale a dire che un piccolo con i calcoli sara' destinato a perdere molti giorni di scuola. Nei casi in cui e' indicato il ricorso alla Micro-perc, bastano 24-48 ore in ospedale per superare efficacemente il problema: il bambino e' in grado di tornare a casa il giorno dopo, avendo subi'to una semplice ''puntura'' indolore, a fronte dei 4-5 giorni necessari con le procedure tradizionali. red/mpd
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