Roma, 7 gen. (LaPresse) - L'Italia deve permettere ai genitori di scegliere il cognome con il quale registrare i figli all'anagrafe. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, accogliendo il ricorso di Alessandra Cusan e Luigi Fazzo, una coppia che si era vista negare la possibilità di registrare la figlia, nata il 26 aprile 1999, col cognome della madre. Una fatto, ha stabilito la Corte, che viola gli articoli 8 e 14 della Convenzione. "E' possibile che la norma che il cognome del padre debba essere conferito per il riconoscimento legittimo del figlio sia necessario nella pratica e non è necessariamente incompatibile con la Convenzione - scrivono i giudici - ma il fatto che sia impossibile derogare è da condiderarsi eccessivamente rigido e discriminatorio contro le donne".
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