Roma, 12 mag. (LaPresse) - Sono oltre un milione i bambini in condizioni di indigenza in Italia e 3 milioni e 500mila quelli a rischio esclusione, a causa della scarsa qualità educativa. E' il drammatico bilancio di un rapporto presentato oggi da Save the Children con una conferenza stampa a palazzo Chigi. L'organizzazione ha definito un 'indice di povertà educativa' per misurare la deprivazione educativa dei minori in Italia.
Secondo i risultati della ricerca è la Campania, seguita da Calabria, Puglia e Sicilia, la regione con la maggiore povertà educativa, cioè nella quale è più scarsa e inadeguata l'offerta di servizi e opportunità educative e formative per bambini e adolescenti. Largamente insufficienti gli asili e le scuole a tempo pieno, pochissimi i libri, lo sport, l'arte e perfino internet a occupare il tempo libero, alto e allarmante il tasso di dispersione scolastica.
Prevedibilmente, al polo opposto della classifica è il Friuli Venezia Giulia, seguito da Lombardia ed Emilia Romagna. Una ricchezza che perde però di smalto al confronto con l'Europa: nessuna Regione italiana è in linea con alcuni obiettivi europei quali, per esempio, la copertura degli asili nido che dovrebbe essere del 33% (nella fascia di età 0-2 anni), ma arriva a stento al 26,5% con l'Emilia Romagna, mentre la Calabria, con il 2,5%, dista quasi 31 punti percentuali dal target europeo. E obiettivo mancato, anche nella maggior parte dello stivale, la riduzione della dispersione scolastica sotto il 10%, con numeri altissimi in Sicilia (25,8%) ma anche in regioni del Nord come la Valle d'Aosta (19%).
"Save the Children - spiega Raffaela Milano, direttore programmi Italia-Europa dell'organizzazione - per la prima volta ha misurato la povertà educativa redigendo un indice. Una fotografia su base regionale che conferma una situazione grave, in cui i servizi e le agenzie educative risultano incapaci di offrire ai bambini, in particolare a quelli che provengono da contesti difficili, competenze ed esperienze indispensabili per la loro crescita. Ne consegue che lo svantaggio si trasmette di generazione in generazione e i problemi si amplificano, come attestano le percentuali estremamente elevate di dispersione scolastica soprattutto nelle regioni del Sud".
Per affrontare la situazione Save the Children ha lanciato la campagna 'Illuminiamo il Futuro', "per dare educazione e speranza ai bambini stretti nella morsa delle povertà ", realizzando dei 'punti Luce', cioè spazi educativi nelle aree più svantaggiate di alcune città . Fino al primo giugno chiunque potrà contribuire con un sms al numero 45509.
"Finora - spiega Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia - ci si è occupati soprattutto della povertà economica dei bambini e adolescenti, partendo dal dato eclatante di un milione di minori che vivono in povertà assoluta. Ma esiste una povertà altrettanto insidiosa e sottovalutata che è la povertà educativa, su cui Save the Children vuole portare l'attenzione di tutti con la campagna 'Illuminiamo il Futuro'".
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