(AdnKronos) - Bambini in scena a Roma per ricordare la Shoah con la favola di Ago e Spilla e del loro amore sbocciato in una animata merceria. Tratto dalla Graphic Novel âLâAmore di Ago e Spillaâ di Paolo Valentini per Matisklo Edizioni, ideato e realizzato da PAASC â" Piccola Accademia di arti e Sviluppo della Creatività , lo spettacolo andrà in scena al Teatro Arcobaleno mercoledì 11 giugno con il Patrocinio della Fondazione Museo della Shoah e dellâAmbasciata della Repubblica Federale di Germania.
In concomitanza del 4 anniversario della nascita della Piccola accademia di Arti e Sviluppo della Creatività e della pubblicazione della Graphic Novel di Paolo Valentini, bambini e ragazzi dai 4 ai 15 anni, allievi dei corsi annuali di teatro, danza, canto e pittura, mettono in scena un momento storico che ha segnato in modo profondo e indelebile lâintera umanità .
Raccontata come una favola, allâinterno di una coloratissima merceria si animano aghi, spille, fili, bottoni, forbici e stoffe; una metafora che desidera trasmettere quanto sia indispensabile accettare la diversità ed essere consapevoli che lâaltro, qualunque sia la sua storia e la sua provenienza, sia fondamentale per creare armonia e completezza nella società in cui viviamo.
ââIn un momento storico di grandi tensioni e difficoltà siamo certi che il messaggio di Ago e Spilla - si legge in una nota dellâAssociazione Paasc - possa rappresentare un segnale di speranza e di fiducia per tutti ma in particolare per i bambini che si affacciano alla vita dei grandi! Grazie alla collaborazione con la LUISS Creative Business Center, PAASC ha offerto ai ragazzi un confronto con gli studenti del Master che hanno contribuito a parte della realizzazione dello spettacoloââ.
ââLâAmore di Ago e Spilla - si legge ancora - rappresenta la prima realizzazione teatrale del testo originario di Paolo Valentini con lâobiettivo di replica a lungo termine nellâambito delle future celebrazioni in memoria della Shoah. La Direzione e lo Staff di PAASC esprimono, infine, profonda gratitudine al Presidente della Fondazione Museo della Shoah, Leone Paserman, che ha condiviso e apprezzato il progetto con grande entusiasmoââ.
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