Roma, 5 ago. (AdnKronos Salute) - "La discriminazione contro le persone con sindrome di Down, anche nelle nazioni sviluppate, è profonda. L'abbandono di un bimbo nato da maternità surrogata con sindrome di Down in Thailandia lo mostra chiaramente. Ma la realtà è che questa condizione è completamente diversa da quella che era appena 20 anni fa". E' il commento di Michelle Sie Whitten, co-fondatore e direttore esecutivo della Global Down Syndrome Foundation e madre di un bambino con sindrome di Down.
"Ad esempio - aggiunge - la durata della vita di una persona con sindrome di Down nel 1980 era di 28 anni, oggi è quasi di 60. E secondo un sondaggio condotto negli Stati Uniti dalla nostra Fondazione, il 90% degli americani crede che le persone con sindrome di Down abbiano il diritto di frequentare la scuola, trovare un lavoro, votare, e sposarsi. Mi auguro che, se avesse avuto informazioni precise sulla sindrome di Down, la coppia australiana avrebbe fatto una scelta diversa".
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