Roma, 5 ago. (AdnKronos Salute) - "Secondo la legge italiana è madre chi porta avanti la gravidanza e partorisce i figli. Quindi credo che sarà molto difficile trovare nell'ordinamento gli strumenti per impedire alla coppia di registrarli. O venerdì il giudice trova un istituto legislativo, che ora non riesco a immaginare, oppure i gemelli saranno registrati all'anagrafe dalla coppia che per nove mesi li ha 'accuditi' portando avanti la gravidanza". Ad affermarlo all'Adnkronos Salute è Carlo Casonato, ordinario di diritto costituzionale comparato all'Università di Trento, sulla prima udienza al Tribunale di Roma, prevista venerdì, sul caso delle coppie vittime dello scambio di embrioni all'ospedale Pertini di Roma.
I genitori biologici hanno chiesto di bloccare la registrazione all'anagrafe dei gemelli che dovrebbero nascere a metà mese. L'ipotesi che la coppia 'gestante' dopo il parto vada all'estero per una registrazione dei gemelli più 'sicura' "potrebbe essere una scelta - osserva Casonato - in questo caso la registrazione dovrebbe poi essere riconosciuta in Italia, ma esiste anche la possibilità che un giudice decida che non è valida nel nostro Paese. E' accaduto con le maternità surrogate: alcuni ufficiali comunali non hanno registrato l'atto di chi dichiarava di essere la madre italiana, ma in realtà il figlio era stato partorito da una madre surrogata straniera".
Secondo l'esperto, non è da escludere neanche il ricorso alla Corte Costituzionale da parte deli genitori biologici: "Alla Consulta si potrebbe chiedere che la norma che stabilisce che è madre chi partorisce il figlio è incostituzionale - sottolinea - perché non riconosce il ruolo della dimensione genetica nella maternità ".
Se la legge italiana prevede che è madre chi porta a termine il patto, perché non respingere subito il ricorso dell'altra coppia? "Il giudice - risponde Casonato - ha voluto vederci chiaro e non ha respinto il ricorso della coppia ritenendolo inammissibile, ha preso del tempo per capire. Il caso degli embrioni scambiati ha aperto una problematica su cui peraltro non c'è una compattezza di opinioni tra gli esperti - avverte il giurista - da una parte c'è chi dice che i veri genitori sono quelli genetici, perché hanno lo stesso patrimonio genetico dei gemelli, ma in questi nove mesi tra la madre e i figli che porta in grembo si è creato un rapporto molto simile, li ha nutriti e alimentati con il proprio organismo".
Infine, l'esperto avanza un suggerimento per le coppie che si stanno contendendo i gemelli: "Si potrebbe pensare di trovare un accordo extra giudiziario - conclue Casonato - come avviene nelle coppie che divorziano e hanno dei figli, un sorta di affidamento in cui condividere la responsabilità educativa".
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