Cerca nel blog

martedì 30 settembre 2014

Ebola: Unicef, 3.700 bambini rimasti orfani a causa del virus

Roma, 30 set. (AdnKronos Salute) - Orfani per colpa del virus Ebola. Dall'inizio dell'epidemia in Africa Occidentale, almeno 3.700 bambini in Guinea, Liberia e Sierra Leone sono rimasti senza uno o entrambi i genitori a causa di Ebola, e molti vengono allontanati dai propri parenti sopravvissuti per paura di esser contagiati. E' quanto emerge dalle prime stime dell'Unicef.

"Migliaia di bambini stanno vivendo la morte della propria madre, del proprio padre o di altri familiari a causa dell’Ebola", ha detto Manuel Fontaine, direttore regionale Unicef per l’Africa Occidentale e Centrale, di ritorno da una missione sul campo di due settimane in Guinea, Liberia e Sierra Leone. "Questi bambini hanno urgente bisogno di attenzioni e supporto; già molti di loro si sentono indesiderati e abbandonati. Gli orfani sono affidati ai membri della famiglia, ma in molte comunità, la paura dell’Ebola sta diventando più forte dei legami familiari".

Mentre continua a crescere il bilancio delle vittime, i primi rapporti dalla Guinea, Liberia e Sierra Leone sottolineano che il numero di bambini orfani a causa dell’Ebola è aumentato nelle ultime due settimane e raddoppierà entro metà ottobre. Nel frattempo l'Unicef sta percorrendo strade - tradizionali o nuove - per assicurare ai bambini il sostegno fisico ed emotivo di cui hanno bisogno: in Liberia l'organizzazione sta aiutando il Governo nella formazione di altri 400 operatori sanitari e sociali.

In Sierra Leone, invece, più di 2.500 sopravvissuti all’Ebola â€" adesso immuni alla malattia â€" saranno formati per dare cure e supporto ai bambini in quarantena nei centri di trattamento. L’Unicef sta lavorando con i partner per riunire i bambini separati con le propri famiglie attraverso un network per rintracciare le famiglie in tutto il paese, dando supporto psicologico ai bambini. Infine in Guinea, l’Unicef e i suoi partner daranno sostegno psicologico a circa 60.000 bambini vulnerabili e alle loro famiglie nelle comunità colpite dall’Ebola.

"Ebola sta trasformando una semplice reazione umana come confortare una bambino malato in una possibile sentenza di morte", ha continuato Fontaine. "La maggior parte dei bambini colpiti dall’Ebola non stanno ancora ricevendo cure. Non possiamo rispondere a una crisi di questo tipo e di questa grandezza nei modi che già conosciamo. Abbiamo bisogno di ancor più coraggio, più creatività e molte più risorse". L’Unicef ha lanciato un appello per 200 milioni di dollari per garantire assistenza d’emergenza ai bambini e alle famiglie colpite dall’epidemia di Ebola in tutta la regione, comprese attività di protezione. A oggi, è stato ricevuto "solo il 25% dei fondi necessari".

Nessun commento:

Posta un commento