Roma, 28 ott. (AdnKronos Salute) - Sale iodato, ma anche pesce di mare e latte per la salute del cervello fin da piccoli. Partirà nel giorno di Halloween a Roma il progetto italiano contro la carenza di iodio in pediatria, promossa su iniziativa di Siedp (Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica). A Roma sono in programma, in particolare, due eventi educazionali nell'Istituto Comprensivo Virgilio, con l'intervento di un team di medici specialisti del dell'Ospedale Bambino Gesù.
Gli esperti illustreranno nel corso delle iniziative, una dedicata ai bambini e l'altra ai loro genitori, l'importanza del consumo di alimenti ricchi di iodio, a partire dal sale iodato, ma anche di pesce di mare e di latte, e ne promuoveranno l'assunzione costante. Due questionari, in seguito, saranno distribuiti per verificare la conoscenza della problematica e acquisire informazioni sulle abitudini alimentari in termini di assunzione di iodio, a scuola e a casa. La campagna prevede la sensibilizzazione di circa 150.000 bambini dei 150 istituti comprensivi di Roma, attraverso la distribuzione di materiale informativo.
"La diffusione della carenza iodica in Lazio e la scarsa informazione non solo da parte della cittadinanza ma anche da parte della classe medica - spiega Marco Cappa, responsabile Unità operativa di Endocrinologia dell'ospedale - ci ha spinto a promuovere questa campagna. L'obiettivo è quello di sensibilizzare ed educare l'opinione pubblica sull'importanza di un consumo adeguato di iodio, correggerne lo stile di vita alimentare e prevenire disturbi e patologie. Una carenza di apporto iodico, soprattutto da parte delle donne in gravidanza, dei neonati e di tutti i soggetti in età evolutiva può essere la causa di un deficit intellettivo e cognitivo".
"E' un'iniziativa - ha dichiarato l'assessore alle Politiche educative Alessandra Ferretti - nella quale crediamo molto perché essere sensibilizzati alla cura della salute va incontro a un'esigenza profonda delle persone, e cominciare a farlo nelle scuole abitua i ragazzi al rispetto del proprio corpo e di se stessi, fondamentali per la formazione della personalità ". Oltretutto nella regione la situazione dello iodio non è ottimale. Nel Lazio lo iodio è odio dimezzato rispetto i valori normali nelle donne in gravidanza, secondo l'indagine dell'Osservatorio regionale Prevenzione gozzo della Regione Lazio svoltasi dal 2006 al 2012 per la valutazione dell'assunzione di iodio in donne in gravidanza dell'area metropolitana di Roma.
I dati hanno evidenziato una carenza di iodio molto elevata in questa fase della vita, delicata per gli effetti che può provocare sul feto. Infatti, il valore normale di iodio è di 150-250 milligrammi per litro di urina nelle donne in gravidanza, mentre dall'indagine il valore è risultato di 85 milligrammi per litro, quindi con rischi di sviluppare malattie da deficit di apporto iodico.
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