Milano, 17 nov. (AdnKronos) - "Dobbiamo riportare le famiglie allo stadio, soprattutto i bambini. Lo stadio deve essere un divertimento, uno sfogo, vedere il calore che ci tramettono i bambini ci dà anche a noi in campo una motivazione in più per giocare anche meglio. I miei figli vengono spesso allo stadio ma a volte mi dicono: 'ho paura, non vengo allo stadio'. Purtroppo è la verità ". Lo ha detto Francesco Totti ricevendo il premio 'Il Bello del calcio' a Milano.
Il numero 10 della Roma, parlando dei suo figlio come futuro calciatore, va cauto. "Mio figlio può seguire questa strada? Cerco sempre di metterlo da parte, è ancora piccolo, spero possa diventare un giocatore di calcio, ma spero se ne parli il meno possibile e deve pensare solo a divertirsi. Se dovesse diventare un giocatore cercherò di spiegargli come comportarsi". Totti ha poi parlato di Giacinto Facchetti: "Non ho mai conosciuto personalmente Facchetti, solo di sfuggita, ma ne ho sentito parlare sempre bene, in modo positivo. Sono contento di ricevere questo premio, ringrazio la famiglia Facchetti".
Totti ha poi parlato del calcio italiano. "Da dopo il mondiale c'è stato un declino, soprattutto in campo internazionale, con tante squadre che si sono rinforzate ed hanno una grande forza economica, ma cercheremo di arrivare a grandi livelli perché l'Italia lo merita. Io ho avuto la possibilità e la fortuna di vincere un mondiale con mister Lippi, grazie a lui che mi ha aiutato. Ho avuto un brutto infortunio prima del Mondiale e non sapevo se avessi potuto partecipare, ma lui voleva fortemente che andassi in Germania. Ho avuto la fortuna di avere uno staff che mi ha aiutato a recuperare il prima possibile e abbiamo raggiunto quello che tutta Italia voleva".
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