Torino, 31 gen. (askanews) - Mai prendersi troppo sul serio: è un'altro consiglio che fa filtrare Carofiglio. L'ironia è un muscolo che va allenato "e soprattutto su se stessi. Tutti sono molto bravi a fare dell'ironia o del sarcasmo sugli altri, ma fare dell'ironia su se stessi è meno facile".
E infine tra le righe della sua lezione emerge l'invito a non arrendersi: "Per tutta la vita ho desiderato scrivere e andavo ripetendo: ' da grande farò lo scrittore'. Un anno e mezzo prima di iniziare a fare lo scrittore iniziai a scrivere un racconto. Era notte scrissi fino alle 4, sembrava che il demone della scrittura si fosse finalmente sbloccato" ha raccontato Carofiglio che alla fine fece leggere il suo parto letterario alla moglie.
La prima stroncatura arrivò da lei: "Vuoi la verità ? mi sentii chiedere e non era un bel segnale. In sostanza mia moglie mi disse che il racconto era veramente brutto. Ne fui turbato. Ma rileggendolo mesi dopo ho capito che aveva ragione" ha detto lo scrittore, che tuttavia non ha deposto la penna.
Domani Carofiglio concluderà il suo corso "semiserio" alle 11 al Circolo dei Lettori di Torino con l'appuntamento dal titolo "Uno su un milione ce la fa" .
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