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martedì 30 giugno 2015

Diego Abatantuono: «I nostri figli sono troppo viziati»

Diego Abatantuono: «I nostri figli sono troppo viziati»

Si intitola «Belli di papà» la nuova commedia che vede impegnato in questi giorni sul set Diego Abatantuono, diretto da Guido Chiesa.

La storia è quella di un padre vedovo e imprenditore che decide di sradicare i suoi figli dalle comodità di una vita agiata per impiantarli nella scalcinata casa di periferia dove è nato, fingendo che la florida ditta da lui creata sia al collasso. I tre ragazzi dovranno così trovarsi un lavoro.

«Tutti vogliono tenere nella bambagia i propri figli. Certi fallimenti sono imputabili ai genitori, che hanno avallato ogni richiesta della prole â€" spiega l’attore su Il Giornale riflettendo sul tema, quanto mai attuale, del film, prodotto da Medusa -. Il famoso pezzo di carta, per esempio: c'è stato un periodo in cui tutti mettevano a studiare i figli, anche per non far affrontare loro la fatica del lavoro. E adesso che questi bamboccioni, di parcheggio in parcheggio, sono arrivati a quarant'anni, non sanno ch e ca**o fare. Possibile che il governo non capisca che, se toccano le pensioni, toccano anche la sopravvivenza dei giovani, mantenuti dai vecchi?».

Anche il padre che interpreta nella pellicola, Vincenzo, vizia i suoi figli, ma poi cambia drasticamente direzione. «All'inizio Vincenzo pensa che sia colpa sua, se i figli sono debosciati. Ma poi si assume le sue responsabilità e porta a casa il risultato â€" sottolinea Abatantuono -. Il film si basa sul classico meccanismo di contrasto, che funziona sempre: il ricco e il povero, la miseria e la nobiltà, il padre tosto e i figli molli. Basti vedere il successo di “Benvenuti al Sud” o “Quasi amici” per capire che le opposizioni hanno successo».

In «Belli di papà» telefonini e tablet diventano off-limits: «Il problema base è non poter dire: “Basta col telefonino!” â€" continua l’attore -. Se lo dici adesso, sembri un co***one… Dopo la tivù, come parcheggio, sono arrivati il computer e lo smar tphone. D'altra parte anche i miei genitori mi parcheggiavano al cinema».

Anche nella vita vera Diego è padre di tre figli. «Cerco di trasferire loro la mia esperienza â€" rivela -. Insegno i valori basilari. L'importante è far bene le cose. Con i miei figli ho avuto una fortuna sfacciata: nessuno fa l'attore, quindi ho seminato bene».

Cover Media

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