Un poâ mamma e un poâ papà . Ecco come si definisce Vincent Cassel parlando delle figlie Deva e Léonie, avute dallâex moglie Monica Bellucci.
«Vorrei che imparassero a conoscermi meglio di quanto io abbia potuto fare con mio padre (l'attore Jean-Pierre Cassel, ndr ). La mia generazione non ha mai giocato con i propri genitori. C'erano autorità e distanza. Io sono amico delle mie bambine. E attraverso il rimescolamento di generi, quando Monica non c'è, sono un po' mamma, un po' papà ».
Dopo due film a Cannes, «Mon roi» e l'italiano «Il racconto dei racconti», Cassel è impegnato nelle riprese di una pellicola controversa, «Un moment d'égarement» di Xavier Dolan. Sul set l'attore interpreta per l'appunto il ruolo di un padre confuso che si innamora delle figlia ancora minorenne del suo migliore amico.
Nella vita reale, se dovesse essere coinvolto in una dinamica simile con le sue due figlie, reagirebbe molto male.
«Pr enderei a pugni il mio amico: non concepisco che un maschio della mia età possa proiettarsi nel futuro con un'adolescente. Per fortuna Deva e Léonie sono ancora piccole. Anche se le bambine maturano presto. Hanno già l'istinto materno, una gravità sul senso della vita che i loro coetanei non hanno».
Il film è il remake del film scandalo di Claude Berri del 1977. Nella nuova pellicola la sceneggiatura è stata rimaneggiata per calare la storia nella modernità .
«Allora c'era appena stata la liberazione sessuale, si discuteva del caso Polanski. Alcuni eccessi erano in qualche modo tollerati. Oggi la società non accetta che un uomo di 50 anni abbia una relazione con una ragazzina di 15. Nel nostro film gli anni di lei sono diventati 17, c'è solo una scena di sesso e Laurent ha subito coscienza dell'errore», ha spiegato il divo.
«Non volevamo fare una commedia solo maschile, e per questo abbiamo preso una sceneggiatrice, Lisa Azuelos. Ma ci accusano ugualmente di sessismo. Viviamo in un'epoca di neopuritanesimo».
Cover Media
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