Filippo (nome di fantasia) ha 11 mesi ed è finito al pronto soccorso dell'ospedale Cisanello di Pisa per malnutrizione. Dalle analisi del sangue è emerso che il piccolo paziente aveva forti carenze di vitamina B12, D e ferro, i punti deboli di una dieta vegana fai da te, la stessa adottata dai genitori vegani del bambino.
Filippo è giunto al pronto soccorso in uno stato di denutrizione qualitativa e con un grave quadro clinico di regressione neurologica: era incapace di stare seduto e gattonare, racconta al Corriere della Sera Giovanni Federico, docente di pediatria allâUniversità di Pisa e responsabile di Diabetologia pediatrica allâospedale Cisanello.
Trasferito per un aggravamento all'ospedale Meyer di Firenze, il bambino ha assaggiato lì il suo primo omogeneizzato. E ha sorriso. Durante lo svezzamento il piccolo Filippo aveva rifiutato la dieta vegana, imposta dalla madre, che aveva così continuato ad allattarlo al seno. Ma la carenza di vitamina B12 nel corpo della donna non ha aiutato il bambino.
"Il primo anno rappresenta il periodo della vita in cui si cresce di più", spiega il professor Paolo Lionetti, Responsabile SOD Complessa Gastrenterologia e Nutrizione dellâAOU Meyer. "In un anno il lattante triplica il proprio peso e aumenta di lunghezza del 50%. Il lattante umano ha inoltre un particolare sviluppo del cervello. Per questo motivo in questo periodo della vita si hanno particolari bisogni nutrizionali".
Tuttavia essere bambini e vegani è possibile, "purché lo stato di salute del piccolo sia monitorato da un professionista e l'alimentazione sia ben pianificata", ci spiega la dottoressa Roberta Bartocci, biologa nutrizionista esperta di alimentazione vegana. "Il bambino vegano assume il latte materno in cui ci sono tutti i nutrienti necessari al suo sviluppo, ma è importante che la mamma - vegana a sua volta - sia seguita da un nutrizionista affinché questi elementi nutrizionali non manchino, danneggiando il corretto sviluppo del bambino. Durante lo svezzamento, la vitamina B12 deve essere assimilata tramite integratori", spiega l'autrice dell'ebook "Svegzzamento".
Per chi sceglie uno stile di vita e di alimentazione vegani, dunque, è necessario che si presti attenzione ad assumere le giuste quantità di calcio, zinco ferro, vitamina D e B12, anche in modo artificiale, cioè con alimenti arricchiti. La vitamina B12 soprattutto "è essenziale per la sintesi degli acidi nucleici, lâeritrocita e la mielina del sistema nervoso centrale", spiega ancora il professor Lionetti. "La sua deficienza può portare a sintomi gravi e a volte irreversibili. Una dieta vegana che non preveda adeguate fonti di vitamina B12 è particolarmente a rischio di carenza. Tale vitamina dovrebbe essere dosata quando si intraprendono questi tipi di diete".
"Esistono vegani che demonizzano gli integratori perché invocano una naturalità estrema, anche se vivono in scatole di cemento. Tuttavia questi supplementi rappresentano un buon compromesso con lo stile di vita urbano artificiale che conduciamo. Dato che viviamo in città e non a stretto contatto con la terra, dove la B12 prolifera grazie ai batteri (che gli onnivori assumono tramite la carne), gli integratori diventano necessari", spiega la dottoressa Bartocci.
Del resto secondo la dottoressa Bartocci la dieta vegana adottata durante lo svezzamento presenta dei vantaggi, documentati dalla letteratura scientifica: "I vantaggi per i bambini ci sono: crescono in altezza e peso come i coetanei onnivori, ma si ammalano meno. Sono meno soggetti a malattie infiammatorie tipiche dell'infanzia come la tonsillite, le loro vie respiratorie sono più libere dal muco, e sono meno soggetti a obesità infantile e diabete". Sempre a patto che i piccoli siano seguiti da genitori informati e pediatri o nutrizionisti attenti.
Filippo è stato ricoverato a Pisa allâinizio della scorsa settimana. La madre aveva riscontrato "strani disturbi" nel bambino e, chiamando un pediatra a pagamento, questo medico ha disposto immediatamente il ricovero, constatando la regressione neurologica del piccolo. Ora i genitori sono indagati per maltrattamenti dalla procura di Pisa e dal Tribunale dei minori di Firenze, anche se "Il bambino non era affatto trascurato", riferiscono i medici. Solo che seguiva, non supportato da alcun professinista, una dieta vegana sbagliata.
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