Cerca nel blog

martedì 11 agosto 2015

Torino, primo doppio trapianto di fegato su un bimbo di 8 anni

Torino, 11 ago. (LaPresse) - Per la prima volta in Italia, alla Città della Salute di Torino è stato effettuato con successo un doppio trapianto di fegato e di cellule staminali ematopoietiche su un bambino di otto anni affetto da sindrome di Iper-Ig M. Il piccolo, che vive in Venezuela, è affetto da una rara e grave forma di immunodeficienza. La sindrome è dovuta alla mutazione CD40 ligando, ancora oggetto di studio, e comporta livelli anormali di immunoglobuline, molecole glicoproteiche ad attività anticorpale, indispensabili per difendere il corpo dalle infezioni. Il bimbo, affetto da una grave patologia cronica che attacca il fegato, è arrivato nel nostro Paese nella primavera del 2014, supportato dall'associazione per il Trapianto di midollo osseo, in contatto con la Fundacion para el transplante de médula osea in Venezuela.

Dopo la valutazione delle due èquipe dirette dal professor Mauro Salizzoni (Centro trapianto di fegato dell'ospedale Molinette di Torino) e dalla dottoressa Franca Fagioli (Oncoematologia e Centro trapianti dell'ospedale Infantile Regina Margherita di Torino), si è deciso di eseguire per primo il trapianto d'organo, per consentire al bimbo di affrontare il successivo trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche, che prevede una preparazione con chemioterapia e che necessita di adeguate funzionalità d'organo. Nell'ottobre dello scorso anno il piccolo paziente è stato messo in lista d'attesa e a marzo è stato sottoposto all'intervento. Trasferito all'ospedale Regina Margherita, reparto di Gastroenterologia, diretto dalla professoressa Cristiana Barbera, dopo un mese è entrato di nuovo in sala operatoria per il trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche midollari, eseguito dalle dottoresse Elena Vassallo, Francesca Nesi, Paola Quarello e dal do ttor Massimo Berger. Il donatore è una donna americana compatibile. Dopo un periodo di isolamento, necessario per l'importante immunosoppressione, il bambino si sta ora lentamente ripredendo ed è ricoverato presso l'Oncoematologia del Regina Margherita.

Nessun commento:

Posta un commento